venerdì 29 novembre 2024


06/10/2012 11:06:45 - Manduria - Attualità

Presentato anche un progetto per la realizzazione di due interventi volti alla conservazione e alla salvaguardia delle nostre piante autoctone e, al tempo stesso, la creazione di percorsi tematici e didattici all’interno della casa del parco

 
Nei prossimi giorni saranno avviati i lavori di rinaturalizzazione della pineta al centro di San Pietro in Bevagna, che presenta oggi un’anormale conformazione delle piante, con evidenti scompensi soprattutto nella parte aerea.
«L’obiettivo principale dell’intervento è quello di supportare l’avvio dei processi di rinaturalizzazione della pineta e, inoltre, favorire l’incremento della biodiversità; migliorare la fruizione in sicurezza del soprassuolo; diminuire il rischio di eventi calamitosi, come gli incendi; prevenire eventuali infestazioni di organismi patogeni; favorire la ricolonizzazione di specie autoctone della macchia mediterranea; migliorare la fertilità e la stabilità del suolo» rende noto il direttore delle Riserve Naturali, Alessandro Mariggiò. «Il progetto prevede un moderato diradamento,oltre ad una completa spalcatura dei pini, fino ad un terzo dell’altezza.
Nei prossimi mesi si darà seguito alla riqualificazione turistico-ricreativa del bosco con l’installazione degli arredi, tabelle divulgative e di un percorso training».
Un altro progetto riguarda invece la Casa del Parco, ovvero Masseria della Marina.
«E’ stato presentato un progetto per la realizzazione di due interventi volti alla conservazione e alla salvaguardia delle nostre piante autoctone e, al tempo stesso, la creazione di percorsi tematici e didattici» aggiunge Alessandro Mariggiò. «Saranno realizzati un orto botanico di specie frutticole autoctone (all’esterno della Masseria) e un pergolato di uva (all’interno) con la creazione di un apposito percorso didattico.
L’obiettivo è quello di implementare le collezioni ex-situ sia dei fruttiferi che dei vigneti autoctoni pugliesi che saranno oggetto di preliminare ricerca su tutto il territorio regionale.
Alcuni partners del progetto sono il Centro di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura “Basile Caramia”, il CRA-SCA Unità di ricerca dei sistemi colturali, l’Università degli studi di Bari (Di.S.S.P.A.), la Fondazione per la gestione dell’Orto Botanico Universitario».
Infine, durante la notte del 26 settembre scorso, presso la Salina dei Monaci sono stati eseguiti dei rilievi scientifici e un campionamento di farfalle notturne (Lepidotteri Eteroceri) con l’obiettivo di acquisire importanti informazioni sulla comunità di farfalle presenti nell’area protetta, al fine di migliorare le conoscenze delle caratteristiche ecologiche dell’habitat. L’intervento è stato realizzato in collaborazione con il dott. Alberto Zilli, funzionario del Museo Civico di Zoologia di Roma.










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