L’esposto di Mimmo Carrieri: «Ho trovato meloni, angurie, pere, mandarini e uva…»
Dopo il formaggio, ecco … servita la frutta.
Nelle campagne di Manduria si trova davvero di tutto. Dopo le trenta forme di formaggio dei giorni scorsi, l’ambientalista Mimmo Carrieri rende noto un altro anomalo ritrovamento: circa due quintali di frutta e verdura, fra cui angurie, pere, mandarini e uva…
«Pochi giorni fa, nelle campagne di contrada “Ciavarini” (territorio del Comune di Manduria), mi era capitato di imbattermi in trenta “forme di formaggio” abbandonate e in fase di putrefazione» ricorda Carrieri. «Nella circostanza, dopo aver accompagnato sul posto prima i Carabinieri della Stazione di Manduria e successivamente il dr. Fella e l’ispettore Demitri del Servizio Veterinario dell’ASL di Manduria, il sito inquinato veniva immediatamente bonificato e disinfettato dall’impresa Igeco alla presenza dei Vigili Urbani dello stesso Comune di Manduria.
Dopo il ritrovamento “anomalo” di formaggio, avevo pensato di non dovermi più meravigliare di nulla. Ma così non è stato. Martedì scorso, in contrada “Masseria la Spina”, sempre nelle campagne del territorio del Comune di Manduria, ho trovato in punti diversi, ma a pochi metri di distanza l’uno dall’altro, al centro e ai bordi di una strada interpoderale, un ingente quantitativo di amianto (e a questa tipologia di materiali speciali pericolosi ormai ci sono abituato) e, “dulcis in fundo”, oltre due quintali di frutta e verdura, tra cui “meloni, angurie, pere, mandarini e uva, che erano stati “ribaltati” da ignoti».
Mercoledì pomeriggio, gli agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Manduria, ai quali Carrieri aveva presentato il “ suo solito” esposto («E’ l’unica arma in mio possesso»), con la solita sensibilità che li distingue verso la tutela dell’ambiente, hanno provveduto ad effettuare i rilievi di legge.
«Che dire di quest’altro deprecabile “strano abbandono”? Mancanza di senso civico? No io direi deficienza umana!» afferma l’ambientalista Carrieri. «Se veramente ci si voleva disfare di tutto quel ben di Dio, perché non regalarlo a qualche fattoria della zona? In tal modo si sarebbe potuto dar da mangiare alle pecore o ai maiali e non allo sciame di mosche e ad altri insetti come sta avvenendo ora! Ma la mente umana e strana e non finisce mai di stupire!».