venerdì 29 novembre 2024


13/11/2012 11:07:59 - Manduria - Attualità

Dalla loro relazione dipende lo svolgimento delle elezioni Comunali

 
Tarda ad arrivare il verdetto dei commissari del Ministero degli Interni e del Comitato provinciale per l’ordine pubblico sull’ipotesi di infiltrazioni della criminalità organizzata nella macchina amministrativa del Comune di Manduria.
I tre ispettori sono stati per ben sei mesi nella città messapica, visionando tutti gli atti comunali e le deliberazioni delle ultime Amministrazioni, alla ricerca di possibili tracce di contiguità fra amministratori o dipendenti pubblici e criminalità organizzata. Il lavoro è stato ultimato negli ultimi giorni di settembre, quando, ovvero, sarebbe stata trasmessa anche la relazione finale alla Prefettura di Taranto.
La legge prevede che il Prefetto di Taranto debba approntare un’altra relazione entro 45 giorni, da inviare al Ministro dell’Interno, previa consultazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, integrato dalla presenza del Procuratore della Repubblica e dal Procuratore Distrettuale antimafia competenti per territorio.
Ci si aspettava, quindi, che entro fine ottobre o, al massimo, i primi giorni di novembre si conoscessero gli esiti dell’ispezione, ai quali è legata anche la data dello svolgimento delle nuove elezioni Comunali.
Infatti, qualora siano stati ravvisati gli estremi per dichiarare lo scioglimento dell’ente a causa di provate infiltrazioni della criminalità organizzata, il Ministro dell’Interno avanzerebbe una proposta in tal senso al Presidente della Repubblica, che emetterebbe il relativo decreto, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri entro 3 mesi, a decorrere dalla presentazione della relazione del Prefetto. L’Ente, una volta commissariato, sarebbe retto da una commissione straordinaria per un periodo che andrà dai 12 ai 18 mesi, prorogabili fino a 24.
La commissione sarebbe composta da tre membri scelti tra funzionari dello Stato, in servizio o in quiescenza, e tra magistrati della giurisdizione ordinaria o amministrativa in quiescenza e svolgerebbe le funzioni di sindaco e giunta comunale.
In questa nefasta ipotesi, pertanto, la città di Manduria potrebbe tornare ad avere un’Amministrazione eletta dalla base non prima della primavera del 2014 e comunque entro quella del 2015.
Provvedimenti scatterebbero anche a carico di amministratori o dipendenti pubblici per i quali sarà provata la collusione con le organizzazioni criminali: ineleggibilità definitiva o a tempo per i primi, sospensione dall’incarico per i secondi, oltre, chiaramente, agli effetti del procedimento penale.
Ma, sino a questo momento, nulla è trapelato sulla relazione elaborata dai tre ispettori e, di conseguenza, sull’orientamento della Prefettura.
Fra gli addetti ai lavori regna un certo pessimismo: l’appalto sulla gestione dei parcheggi a pagamento (da tempo sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica, anche se sinora non sembra siano stati coinvolti direttamente dei politici: ulteriori indagini sono in corso) e alcune scelte compiute recentemente dal commissario straordinario sembrerebbero lasciar prevedere il peggio. Manduria, ovvero, potrebbe essere bollata come “città mafiosa”, forse oltre ogni reale … demerito.










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