«Il Tar ha ignorato le ragioni del calo dei parti a Manduria e le ragioni del diritto alla salute dei cittadini»
Il ricorso dei sei comuni del versante orientale jonico avverso alle determinazioni della Regione Puglia sul riassetto della rete ospedaliera è stato rigettato dal Tar di Bari.
Nella sentenza, i giudici Sabato Guadagno (presidente), Antonio Pasca e Desirèe Zonno sposano completamente la linea difensiva della Regione Puglia.
«Convincono, in particolare, della difesa regionale, le indicazioni (non smentite da controparte) inerenti la apprezzabile esiguità dei parti registrati presso il reparto soppresso (appena 222 nell’anno di riferimento), ben al di sotto della media richiesta dai dati scientifici delle agenzie specializzate e dai precedenti atti di programmazione, pari a 500» è riportato nella sentenza. «Il dato, peraltro, è sostanzialmente costante anche negli anni precedenti, sicchè sostanzialmente irrilevanti, ai fini della fruizione da parte del pubblico, sono le circostanze contingenti evidenziate dalla difesa delle parti ricorrenti. Ritiene il Collegio che la scelta, alla luce di tale dato dirimente, pur a fronte della documentazione prodotta alla precedente udienza attestante la recente ristrutturazione del reparto, non si manifesti irragionevole».
Il Tar, insomma, non tiene affatto conto che, negli ultimi anni, il reparto di Ostetricia e Ginecologia del “Giannuzzi” era stato “confinato” in un’ala del reparto di Ortopedia e che in organico aveva un solo medico a tempo indeterminato: con pochi spazi e con un solo medico fisso è chiaramente impossibile raggiungere il tetto di 500 nascite.
«Una speranza che il nostro ricorso fosse accolto c’era, ma avevamo messo in conto anche l’alta probabilità che fosse respinto» è il commento del coordinatore del comitato “pro-Giannuzzi”, Tullio Mancino. «Il Tar ha valutato esclusivamente il freddo numero dei parti, non tenendo assolutamente conto del … travaglio che il reparto ha subito negli ultimi anni (negli ultimi mesi del 2011 è stato addirittura anche chiuso), e la mancanza di arterie a collegamento veloce fra Manduria e gli altri punti nascite. Anche il Tar, quindi, ignora il diritto alla salute dei cittadini di questa zona».
La sentenza negativa non smonta il comitato, alla vigilia della nuova mobilitazione.
«Non siamo affatto rassegnati. Anzi, ci augurio che una massiccia partecipazione al corteo di domattina (sia di cittadini manduriani che di residenti nei centri limitrofi), possa essere la risposta giusta a questa sentenza negativa e a coloro che continuano a martoriare il nostro territorio. Senza la mobilitazione, il “Giannuzzi” rischia la chiusura: il numero dei posti letto è sempre più pericolosamente vicino alla soglia minima di 100».