«Lo stesso TAR di Bari (altra sezione?) ha accolto il ricorso del Comune di Casarano, per motivazioni molto simili alle nostre: la territorialità e la presenza di interventi strutturali. Ciò che vale per Casarano evidentemente non vale per Manduria?»
«Le scelte sin qui operate, che hanno privato la nostra città dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia e dei relativi servizi ambulatoriali, unitamente alla chiusura di altri reparti e servizi, non hanno, all’interno di un piano di riorganizzazione e rientro del servizio sanitario regionale, alcuna logica, sia che li si consideri sotto il profilo delle garanzie sanitarie da offrire ai pazienti- utenti, sia dal punto di vista meramente finanziario. Ma ciò che lascia ancor più perplessi e scoraggiati è che, dovendo in ogni caso operare tagli dolorosi e penalizzanti per ampie fasce di popolazione, si sia abdicato ad ogni criterio di trasparenza ed equità, in nome di logiche meramente spartitorie.
Ora anche il TAR di Bari nella sua recente sentenza liquida frettolosamente come irrilevanti le motivazioni addotte nel ricorso presentato da ben sei amministrazioni comunali.
E’ dunque irrilevante che tutto il settore orientale della provincia sia privato di un servizio ospedaliero essenziale. E’ irrilevante la mancanza di una viabilità che consenta di raggiungere in tempi brevi altre strutture. E’ irrilevante che il reparto di Ostetricia sia stato da anni colpevolmente penalizzato e reso inoperante, con lavori di manutenzione iniziati e mai finiti. E’ irrilevante che non si sia rimpiazzato il personale medico e infermieristico andato in pensione o trasferito. E ’infine irrilevante ormai la stessa esperienza della maternità e del fiorire di una nuova vita, che dovrebbe compiersi nel più confortevole dei modi, madre e nascituro circondati dall’affetto e dal calore della famiglia e dell’intera comunità, e che invece viene ridotta al rango di mera operazione numerica .
A chi dunque dovremo rivolgerci per far sentire le nostre ragioni? Eppure lo stesso TAR di Bari (altra sezione?) ha accolto il ricorso del Comune di Casarano, per motivazioni molto simili alle nostre: la territorialità e la presenza di interventi strutturali. Ciò che vale per Casarano evidentemente non vale per Manduria.
Che cosa resta da fare? Noi crediamo che rassegnarsi e dichiararsi sconfitti in casi come questo sia un’opzione da non prendere neppure in considerazione. Perciò la manifestazione di domenica 25 vuole dare il segnale che la mobilitazione dei cittadini è tutt’ora in atto e troverà nuove forme per opporsi a decisioni inique.
La prossima iniziativa del Comitato Pro Giannuzzi sarà di chiedere conto dei cospicui investimenti che si sono compiuti (vedi appunto reparto di Ostetricia) e che si vanno compiendo (immobile di via per S.Pietro, nuova struttura di via per Uggiano), per ristrutturazioni e nuove costruzioni di edifici la cui destinazione è per lo meno enigmatica, visto che reparti e servizi a Manduria chiudono.
Vedremo se riusciranno a convincerci che in tutto questo vi è un minimo di razionalità. Ne terremo informati i cittadini. Intanto li invitiamo a non abbassare la guardia, a far sentire la loro voce in tutti i modi possibili, ad avanzare proposte e suggerimenti, a partecipare attivamente a tutte le iniziative che, insieme, sapremo mettere in campo».
Comitato Pro Giannuzzi