venerdì 29 novembre 2024


09/12/2012 11:14:01 - Manduria - Attualità

Altra beffa per la città dopo il depotenziamento del “Giannuzzi” e l’irremovibilità della Regione sullo scarico a mare

 
«L’assessore provinciale all’Ambiente, Giampiero Mancarelli, ci ha comunicato che il progetto di sopraelevazione della discarica di contrada “Chianca” è ad uno stadio tale dell’iter di approvazione che non risulta possibile intraprendere alcuna azione di opposizione all’opera».
Per la città di Manduria in arrivo, quindi, un’altra mazzata, dopo il depotenziamento del “Giannuzzi” e la ferrea volontà della Regione Puglia di scaricare in mare le acque trattate del depuratore. A comunicare quest’ultima, nefasta, novità l’associazione “Manduria Migliore”, che nei giorni scorsi ha partecipato ad un incontro istituzionale presso la Provincia di Taranto, invitata (come gli altri partiti e le altre associazioni manduriane), dal commissario straordinario Aldo Lombardo.
«Abbiamo partecipato alla riunione con la speranza di poter contribuire a scongiurare questo ulteriore schiaffo alla nostra già vessata città» si legge in una nota dell’associazione. «Abbiamo comunque fortemente voluto rimarcare, in seno alla riunione, la nostra ferma opposizione al sopralzo per tutti i motivi tecnici già evidenziati nelle nostre precedenti osservazioni.
Tuttavia, nel corso del dibattito, sono emersi alcuni possibili correttivi che abbiamo riassunto anche in un documento che, unitamente agli altri partiti e movimenti che hanno partecipato all’incontro, presenteremo al commissario straordinario del Comune di Manduria. Pensiamo infatti che, prima che ci sia una definitiva autorizzazione, debba essere svolta un’indagine approfondita del sottosuolo per constatare il livello attuale degli inquinanti presenti e valutare se staticamente il sito è idoneo a sostenere un sopralzo di questa entità. Inoltre, a lavori avviati, sarebbero opportune misure di vigilanza e verifiche affinchè si realizzi non solo il sopralzo, ma anche tutti i miglioramenti ed aggiornamenti della piattaforma previsti nel progetto. Sarebbe, altresì, anche opportuno che la società Manduriambiente formalizzi la rinuncia al contenzioso in corso verso i comuni dell’ex ATO TA/3. Per ultimo sarà necessario valutare attentamente le conseguenze della concessione di un’autorizzazione così importante, sia tecnicamente che economicamente, a ridosso della scadenza contrattuale tra il comune di Manduria e la società Manduriambiente fissata per il 2015, al fine di evitare che poi qualcuno possa pretendere anche eventuali ristori per i costi sostenuti e, magari, proroghe di gestione senza indizione di regolari gare d’appalto».
Amaro il commento finale di “Manduria Migliore”.
«Avremmo di certo voluto portare notizie ben più liete. Pur tuttavia, sappiamo in coscienza di aver fatto tutto quanto in nostro potere per cercare di arginare una “valanga” che trae le sue origini dal dissesto, non solo finanziario, creato da una classe politica e da apparati dirigenziali che hanno finora malgovernato con la presunzione di non dover dare conto dei propri errori».










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