venerdì 29 novembre 2024


28/12/2012 10:40:28 - Manduria - Attualità

Il capogruppo alla Regione del PdL, Rocco Palese: «Prima di procedere con altre autorizzazioni, va fatto il punto sugli impianti esistenti, va fatto un serio rapporto costi/benefici»

 
I Verdi: «A causa della speculazione legata alle fonti di energia rinnovabili, la nostra città rischia di ritrovarsi circondata da una ben poco decorativa “cintura” di parchi eolici».
I Verdi intervengono per denunciare l’“ennesimo attacco al territorio e al paesaggio”.
«Si tratta di tre impianti per i quali è avviata presso la Regione Puglia la procedura di VIA, i cui avvisi sono comparsi sull’albo pretorio on-line del Comune di Manduria, per un totale di 63 torri da 3 MW/cad. Due di tali impianti dovrebbero sorgere approssimativamente lungo la via per Lecce, andando a sommarsi a quelli già in fase di realizzazione, su territorio di Erchie. Il terzo e, a nostro avviso, più impattante, dovrebbe interessare una vasta porzione di territorio che dalle adiacenze della via per S. Pietro in Bevagna si spinge sino alla via per Avetrana, andando a compromettere, con le 28 torri previste, zone di grande interesse paesaggistico ed archeologico, quali il cosiddetto monte dei Diavoli, le colline di contrada Serpente, il bosco dei Cuturi, le aree intorno alla collina di Castelli, con i resti della città preromana e tutti i siti archeologici circostanti.
In questo caso vediamo minacciata l’integrità di un territorio e di un paesaggio che andrebbero tutelati per ciò che conservano di integro dal punto di visto naturalistico e culturale, anche, ma non solo, in vista di uno sviluppo turistico di cui tanto parliamo, ma che costantemente compromettiamo con i nostri comportamenti pubblici e privati».
Sulla questione interviene il capogruppo regionale del PdL Rocco Palese.
«Apprendiamo che starebbe per arrivare alla Regione una richiesta di Via per un nuovo mega impianto eolico tra Manduria e San Pietro in Bevagna, nel cuore della Terra del Primitivo» è la premessa di Palese. «Ciò non solo suscita più di qualche dubbio dal punto di vista della tutela del paesaggio, ma ripropone con forza tutti gli interrogativi e le perplessità che da oltre un anno poniamo al Governo Vendola senza riuscire ad ottenere risposte concrete: prima di procedere con altre autorizzazioni, va fatto il punto sugli impianti esistenti, va fatto un serio rapporto costi/benefici, vanno valutati con attenzione gli esiti delle decine di inchieste giudiziarie su impianti eolici e fotovoltaici dalle quali emergono inquietanti scenari e alcune delle quali, a quanto si legge dalla stampa, coinvolgerebbero in parte anche la società che sta richiedendo la Via per il nuovo mega impianto di Manduria. Chiediamo al Governo regionale di fermarsi, riflettere e valutare con estrema attenzione i progetti, la documentazione, le certificazioni presentate dalle aziende che vogliono investire in questo campo, di tenere nella dovuta considerazione le osservazioni provenienti dai sindaci dei territori interessati agli insediamenti. Di fermare, insomma, una corsa alle energie alternative che vede la nostra Regione ai primi posti in Italia per presenza di impianti ma che ad oggi ancora non ha prodotto vantaggi dal punto di vista ambientale e della riduzione di produzione di energia da fonti tradizionali e più inquinanti».










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