Costituito ieri pomeriggio il comitato “Strade delle Masserie”
Tre progetti, che prevedono la posa in opera e l’attivazione di ben 64 torri eoliche da 3 megawatt ciascuna, potrebbero sorgere nelle campagne di Manduria, nel cuore della generosa area in cui si coltiva il Primitivo doc e dogc, vino apprezzato ormai in tutto il mondo. Uno di questi tre progetti ha individuato un’altra zona particolarmente importante dal punto di vista archeologico: 28 torri “nascerebbero” in un’area denominata “Castelli” (lungo via per San Pietro in Bevagna), nota per l’esistenza dei resti di una città preromana e di diversi siti archeologici.
Sarebbe un’altra “mazzata” per le vocazioni turistiche e agricole della zona, già penalizzata, negli ultimi mesi, da una serie di decisioni della Regione Puglia, particolarmente contestate dai manduriani: lo scarico a mare delle acque del depuratore consortile di Manduria e Sava in una zona adiacente alla Riserva Naturale del Litorale Jonico Orientale; il sopralzo della discarica di contrada “Chianca”, in cui continueranno a confluire i rifiuti di 17 comuni del versante orientale della provincia (circa 100 tonnellate di rifiuti indifferenziati all’anno); il depotenziamento dell’ospedale “Marianna Giannuzzi”, con il “taglio” di alcuni reparti.
Anche per questa nuova vertenza a dire l’ultima parola sarà la Regione Puglia, il cui ufficio preposto alla Valutazione di Impatto Ambientale dovrà decidere, a breve, se autorizzare i tre progetti. Considerate le ultime decisioni tutte sfavorevoli a Manduria, in città si teme l’o.k. ai progetti, ipotesi nefasta contro la quale sono scesi già in “trincea” forze ambientaliste (Verdi), associazioni di valorizzazione turistica (Archeoclub) e diversi imprenditori del settore vitivinicolo, che ieri pomeriggio si sono riuniti presso masseria “Potenti”, una bella realtà del settore vitinicolo (è gestita da Maria Grazia Di Lauro).
«Le torri andrebbero a deturpare l’immagine del nostro territorio, ricco di ampie distese di vigneti e di uliveti secolari, oltre che di macchia mediterranea» è stato sostenuto nel corso della riunione di ieri pomeriggio. «Le torri eoliche previste ad est di via per S. Pietro andrebbero a distruggere uno dei territori da più tempo antropizzati della nostra regione. Vogliamo difendere il territorio, facendo fronte comune contro tre progetti che non solo risulterebbero inutili, ma anche dannosi».
La città è pronta a dare dunque battaglia, presentando, entro il 13 gennaio (termine ultimo entro il quale presentare le opposizioni) una nutrita serie di osservazioni all’Ufficio regionale preposta alla Valutazione dell’Impatto Ambientale.
Proprio ieri si è costituito il comitato “La strada delle masserie”, composto da una ventina di imprenditori del settore, proprietari di masserie storiche: si tratta di operatori del settore dell’agricoltura, del turismo e dell’agriturismo. Evitando i particolarismi, il comitato, che è apolitico, intende aggregare tutti coloro che si dimostreranno sensibili alla vicenda.
Sulla vicenda era già intervenuto, nei giorni scorsi, il capogruppo regionale del PdL, Rocco Palese, il quale ha invitato Vendola alla riflessione.