Ecco la lettera inviata all’assessorato regionale all’Ecologia
Opposizione ai progetti di impianti eolici in agro di manduria definiti:
- progetto manduria est 3, costituito da 28 aerogeneratori depositato dalla società manduria green srl,
- progetto manduria est 2 costituito da 16 aerogeneratori depositato dalla società messapia energia srl,
- progetto manduria est costituito da 19 aerogeneratori depositato dalla società monte srl.
La sottoscritta Maria Grazia Di Lauro, in qualità di proprietaria dell’azienda agricola ed agrituristica Masseria Potenti sita in Manduria (TA), in contrada Potenti, pur non avendo avuto ancora la possibilità di accedere agli atti progettuali, ma solo sulla scorta di quanto pubblicato sul BURP e di quanto appreso sugli organi di stampa, esprime la propria netta opposizione alla realizzazione degli impianti eolici in oggetto che rappresenta un enorme danno sia personale che dell’intero territorio.
La scelta del sito interessato dall’insediamento eolico trascende completamente da una ricognizione degli aspetti socioeconomici e delle tendenze in atto in termini di potenzialità e prospettive di sviluppo del territorio rurale, così come sancito dal Regolamento per la realizzazione di impianti eolici nella Regione Puglia del 4 ottobre 2006 N.16.
Di recente, la Regione Puglia, ottemperando a quanto richiesto dai decreti legislativi n.28/2011 e n.152/2006, con riferimento agli impianti eolici e fotovoltaici al suolo, già in essere o previsti, ha approvato la delibera di Giunta n.2122 del 23 ottobre 2012, riguardante gli indirizzi sugli impatti cumulativi da valutare nell’ambito dei procedimenti di VIA attualmente pendenti.
Nel cumulo, l’indagine valutativa ambientale, contestualizzata a largo raggio, deve tener conto degli aspetti paesaggistici, culturali e identitari, nonché della tutela del suolo, del sottosuolo, della natura e della biodiversità, così come della salvaguardia della salute e della pubblica incolumità.
Inoltre, la Regione, con atto consiliare del 14 dicembre u.s. ha approvato la Legge n.44/2012, inerente la materia di Valutazione Ambientale Strategica, che, oltre a disciplinare competenze e criteri, più in particolare, assicura un elevato livello di protezione ambientale e favorisce uno sviluppo sostenibile.
Pertanto, alla luce degli indirizzi dettati ci si attende che Regione e Provincia, entrambe preposte all’esame dei vari progetti di eolico e fotovoltaico previsti sul territorio provinciale ed in corso di autorizzazione, attuino tutte le strategie e svolgano le valutazioni necessarie per bloccare il degrado ambientale ed arrestare il consumo di suolo agricolo.
Nel nostro caso particolare si è completamente omesso di considerare la presenza sul sito individuato dal progetto di insediamento eolico di zone di altissimo interesse archeologico, (la zona dei Castelli), di zone di enorme pregio naturalistico, (aree protette del Bosco dei Coturi), di zone stabilmente abitate (contrada Lella, Potenti, Monte d’Arena, Serpenti) che hanno mosso la costituzione di un apposito comitato “le strade delle masserie”, di zone di altissima vocazione agricola, caratterizzata dalla presenza di olivi secolari, vigneti del famoso Primitivo di Manduria, unico DOGC della Puglia, di muretti a secco, specchie, trulli, di macchia mediterranea e di antiche masserie, di un contesto di enorme interesse turistico costituito da una fertile piana digradante verso lo splendido e cristallino mar Jonio ( le torri eoliche andrebbero ad interessare la direttiva che da nord va verso sud costeggiando le principali vie che dal paese portano al mare).
In questo straordinario contesto paesaggistico, vi sono, quindi, moltissime antiche Masserie, tra cui la Masseria Potenti, censita in piante del ‘600 a conferma delle sue remote origini, oggi sede di un prestigioso agriturismo e di un’azienda agricola, estesa circa 100 ettari, specializzata nella produzione di olio e vino di qualità.
Attraverso l’ospitalità e la commercializzazione di vino e di olio, in pochi anni dall’inizio dell’attività, si sono avuti lusinghieri risultati di promozione del territorio, di salvaguardia e valorizzazione di un sito le cui peculiarità in termini di pregio ambientale, paesaggistico, storico architettonico sono tali da rendere assolutamente l’area interessata del tutto inconciliabile con insediamenti eolici.
La Masseria Potenti si è subito imposta all’attenzione dei media per la qualità del progetto imprenditoriale avviato e per la bontà dei risultati conseguiti. L’attenzione posta alle cultivar autoctone, la valorizzazione dei vitigni autoctoni, coltivati nel rispetto dell’identità territoriale e della tipicità della produzione, segnano un approccio fortemente rispettoso dell’ambiente e della cultura locale.
Vi è una ricca rassegna stampa che, ci premureremo di produrre in seguito insieme a tutta la documentazione necessaria ed utile, che testimonia gli sforzi imprenditoriali ed i risultati conseguiti nei pochi anni di avvio dell’attività dal 2010 ad oggi ( copertina di Ad nell’agosto scorso, lusinghiere recensioni su tutte le maggiori riviste turistiche, su quotidiani a tiratura nazionale, su riviste di moda e costume nazionali ed estere, persino giapponesi, su portali internazionali che attesto un altissimo riscontro sulla clientela, come Trip Advisor, in programmi televisivi su reti locali e nazionali Rai, canale 5, ecc.).
La Masseria Potenti è stata scelta per innumerevoli manifestazioni di interresse nazionale ed internazionale, educational wine e food ( slow food, movimento del turismo del vino ecc.), per servizi fotografici di moda ( ben 4 servizi sulla rivista Grazia), per eventi culturali (presentazioni di libri) musicali ( summer camp quiet please) riscuotendo un enorme successo.
La struttura ricettiva è stata concepita secondo i dettami dello Sviluppo Sostenibile volto alla diffusione di una cultura della qualità orientata alla salvaguardia dell’ambiente. Anche per la scelta strutturale, si è fatto ampio ricorso alle murature portanti seguendo le antiche tecniche costruttive con volte a stella e a botte. Si sono adottate, inoltre, adeguate protezioni termoacustiche (sulle superfici verticali e orizzontali) e una buona ventilazione naturale, mediante sistemi ecologici di raffreddamento naturale in grado di offrire condizioni microclimatiche di comfort senza l’utilizzo di apparecchiature tradizionali ad alto consumo energetico e impatto ambientale negativo. Per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria si è fatto ricorso all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, quali i pannelli solari, posizionati sui lastrici solari e opportunamente mimetizzati in modo da limitare l’impatto ambientale. Le altre opere di finitura, quali imbarcatura a latte di calce, pavimentazione con pietre locali e infissi in legno, sono strettamente coerenti con le tradizionali architetture del luogo e si integrano armoniosamente con il contesto naturalistico.
L’azienda, nello svolgimento della propria attività produttiva, intende sviluppare la progettazione ed implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale tesa all’ottenimento del MARCHIO COMUNITARIO DI QUALITA’ ECOLOGICA AL SERVIZIO DELLA RICETTIVITA’ TURISTICA, come da Decisione CE n° 2003/287, da realizzare entro l’anno “a regime”.
Alla luce di tutto questo appare evidente che vi è una assoluta incompatibilità territoriale tra tali impianti ed il nostro contesto al punto che ritengo sarebbe opportuno che le Amministrazioni locali e gli Organismi istituzionali coinvolti ad esprimere il proprio parere richiedano, oltre alla prevista Valutazione di Impatto Ambientale, anche la Valutazione Ambientale Strategica, considerato che detti impianti non rientrano nell’ambito di una strategia di sviluppo sostenibile e sono anzi in contrasto con i principi che hanno ispirato il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
La Provincia di Taranto, come quella di Lecce e Brindisi vanta già dei primati nel settore dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, ove si pensi che è tra le prima provincie in Italia per produzione di energia elettrica da fotovoltaico. E tuttavia, non può non rimarcarsi che tale sviluppo è avvenuto, non nella direzione più volte invocata, ossia quella della realizzazione di piccoli impianti per autoconsumo sui tetti delle case, delle strutture pubbliche, dei laboratori artigianali e dei capannoni industriali, ma su suolo agricolo attraverso l’installazione di grossi impianti, che hanno purtroppo provocato i danni più volte lamentati.
Quindi alla luce di quanto su esposto, l’intervento in oggetto appare assolutamente irrispettoso e pesantemente dannoso, oltre che al territorio nella sua globalità, anche e soprattutto delle tante realtà imprenditoriali, come la mia, che hanno puntato sulla salvaguardia e la valorizzazione del proprio contesto naturalistico, storico, culturale e paesaggistico.
L’insediamento eolico in questione provocherà evidenti conseguenze negative in termini di impatto ambientale visivo sul paesaggio, di rumore generato, di interferenze elettromagnetiche, di impatti negativi sulla flora e fauna presente, pertanto si chiede a codesto ufficio V.I.A., di rigettare il progetto presentato.
Rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento ed integrazione riservandomi già da ora di produrre, all’esame degli atti progettuali, ulteriori osservazioni critiche corredate, eventualmente, anche da rilievi, pareri e consulenze tecnico-giuridiche.
In ogni caso chiedo alle SSVV di rendermi edotta dell’iter amministrativo coinvolgendomi ogni qualvolta sia previsto dalla legge.
Manduria, 3.1.2013
Maria Grazia Di Lauro