venerdì 29 novembre 2024


08/01/2013 12:14:10 - Manduria - Attualità

Stamani è in corso di svolgimento un nuovo incontro a Manduria

 
«Non siamo contro l’eolico ma all’installazione di 63 pale nella terra del Primitivo di Manduria diciamo nettamente di no». Il presidente della Provincia, Gianni Florido, parla alla fine della lunga riunione convocata dall’assessore provinciale all’Ambiente, Gianpiero Mancarelli. Ha ascoltato tutti, imprenditori del settore vitivinicolo, esponenti dell’associazionismo e del mondo ambientalista. Ognuno ha portato il suo bagaglio di conoscenze, esperienze accumulate negli anni, opinioni, ma soprattutto una forte dose di preoccupazione. Si è levato un coro unanime: il progetto «non s’ha da fare».
 
Il presidente della Provincia non ha potuto fare altro che prendere atto dell’orientamento e soprattutto delle motivazioni. La più acclarata è stata l’impoverimento ulteriore di un territorio che già soffre di ritardi ed esclusioni. E nessuno oserebbe controbattere questa affermazione.
 
«Non posso che dire no al progetto per due ordini di ragioni» dice Florido che al termine dell’incontro le spiega con chiarezza. «La prima: è illogico istallare le torri in un posto dove si è sviluppata una produzione così rinomata, non esiste nessuno in Italia, ma ancor di più in Europa, che farebbe una cosa simile. La seconda ed è più tecnica: la spinta verso le energie rinnovabili voluta anche in Puglia, aveva un obiettivo, ovvero ridurre le fonti fossili, cosa fino ad ora non c’è stata». Il secondo punto sollevato da Florido sarà sicuramente oggetto di dibattito, e forse anche acceso, durante la riunione della commissione regionale Ambiente convocata d’urgenza per domattina a Bari dal presidente della stessa, Donato Pentassuglia.










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