L’intervento dell’ambasciatore dell’associazione nazionale “Città del Vino”
Ben sette società hanno presentato progetti per l’installazione di un gran numero di Pale eoliche nei territori delle provincie di Taranto e Brindisi. Impianti, questi, che sottraggono ai territori identità paesaggistica, mortificando così la vocazione tipica dei luoghi, ponendo in uno stato di sofferenza le zone caratterizzate da vigneti e agriturismi.
Il vino, è bene non dimenticare, rappresenta uno degli elementi maggiormente caratterizzanti l’economia dei nostri territori. L'installazione di pale eoliche nelle vicinanze di importanti vigneti sottrae al territorio quegli aspetti di identità paesaggistica che vengono “venduti” insieme al prodotto vino. L'immagine del vigneto, infatti, rievoca paesaggi incontaminati, che nulla hanno a che vedere con i parchi eolici.
Ma a pagarne il prezzo è anche l'agricoltura di servizi come l'agriturismo. Le persone che scelgono la campagna come meta turistica, desiderano stare a contatto con la natura in totale tranquillità. Le pale eoliche, accanto alle belle masserie settecentesche, sono elementi di riduzione del fascino e della suggestione degli incantevoli paesaggi rurali del nostro territorio. Da tenere presente che negli ultimi anni la Puglia è divenuta una delle mete turistiche più ambite e frequentate d’Italia, superando in fatto di presenze addirittura il Trentino.
Con questo, è bene specificare che non s’intende impedire la localizzazione degli impianti eolici ma di pianificarli in base a criteri che tengano conto della vocazione agricola delle diverse aree. Nelle scelte sarebbe decisamente opportuno che si preferiscano zone di minor pregio, incolte, ex aree industriali, a vocazione artigianale e non certamente quelle tipicamente agricole.
Alle istituzioni territoriali il compito di impedire l’ennesimo saccheggio di quanto più “bello” e “buono” abbiamo, per evitare che anche con l’eolico si ripeta quanto già avvenuto con gli “invasivi” parchi fotovoltaici nelle nostre belle e suggestive campagne».
Antonio Clemente CAVALLO
Ambasciatore Associazione Nazionale “Città del Vino”