venerdì 29 novembre 2024


11/01/2013 11:48:13 - Manduria - Attualità

Perché non interviene il Comune?

 
Pioggia di avvisi di accertamento del tributo Ici relativo all’anno 2007 per i contribuenti manduriani.
Operazione più che legittima se si vogliono stanare gli evasori. Ma in tantissimi di questi accertamenti sono state rilevate delle evidenti anomalie. Ad esempio, negli avvisi è quasi sempre stata irrogata una ipotetica sanzione per omessa o infedele denuncia ICI per le variazioni intervenute nell’anno 2007: in realtà, proprio quell’anno molti dei contribuenti destinatari degli avvisi non hanno subito alcuna variazione nel proprio patrimonio immobiliare o nel loro diritto ad agevolazioni particolari, per cui la denuncia stessa non era assolutamente dovuta. D’altronde, le istruzioni ministeriali che accompagnavano la denuncia ICI per il 2007, da presentare nel giugno 2008, già chiarivano che l’obbligo di presentazione della dichiarazione ICI veniva soppresso per tutte quelle situazioni che il comune poteva rilevare autonomamente dal catasto, per cui l’obbligo permaneva solo per l’insorgere, sempre nello stesso anno, di eventuali diritti quali detrazione prima casa o riduzione per inagibilità dell’immobile.
Sempre nell’ambito degli stessi avvisi è stato rilevato che alla maggior parte dei contribuenti non è stata riconosciuta la detrazione relativa alla prima casa e l’aliquota agevolata. Secondo la Censun (azienda alla quale il Comune ha affidato il servizio), nessuno di questi contribuenti manduriani, quindi, è residente a … Manduria e il Comune non era in grado di conoscere l’esatta residenza del contribuente, pur essendo l’Ufficio Tributi posizionato a pochi metri dall’Anagrafe! Questo perché, secondo i dirigenti della CENSUM, nessun contribuente ha mai dichiarato all’ufficio tributi del comune di Manduria di avere la residenza in quell’immobile e di avere diritto per lo stesso alla conseguente agevolazione. Ma non era un dato che l’amministrazione aveva comunque a disposizione, senza dover ricorrere alla dichiarazione del contribuente? Consideriamo poi che in molti casi la denuncia di cui sopra è stata presentata in sede di istituzione dell’imposta, ossia nel 1993!
Infine, dulcis in fundo, tutti gli avvisi stabiliscono in quella di Bari la Commissione Tributaria competente per un eventuale ricorso! Non contenti del danno, c’è quindi anche la beffa di dover ricorrere alla Commissione del capoluogo regionale.
Probabilmente per queste situazioni la Censum avrà delle motivazioni, forse sentenze della Corte Costituzionale che giustificano un operato in tal senso. Ma la questione morale rimane molto pregnante: era il caso che, in periodi di magra come questo, si procedesse in maniera così arrogante nei confronti del contribuente manduriano? Specialmente considerando che quando la gestione degli avvisi di accertamento Ici era nelle mani dell’ufficio tributi, lo stesso ha sempre accettato le correzioni agli avvisi stessi, senza mai irrogare la sanzione per omessa denuncia, proprio per non appesantire eccessivamente le già povere tasche del cittadino.
Ma le denunce regolarmente ICI presentate dai contribuenti a partire dal 1993 sono state visionate dai funzionari della CENSUM prima di procedere con la spedizione degli avvisi di accertamento? Oppure il contribuente deve farsi carico di conservare modelli presentati quasi venti anni fa?
Commercialisti, consulenti e contribuenti si chiedono, in questi giorni, se il Comune di Manduria abbia esaminato preventivamente gli avvisi di accertamento notificati e se abbia sottoposto le anomalie ai dirigenti della Censum, che, come spesso accade in questi casi, riceve un aggio percentuale sull’ipotetica evasione accertata.
Di certo i contribuenti manduriani pagheranno molto caro l’accaduto, poiché oggi un ricorso in Commissione Tributaria a Bari avrebbe un costo elevato.
Ci si chiede ancora: in caso di vittoria del contribuente, chi gli rimborserà le spese del contenzioso? E quanti invece, per non saper né leggere né scrivere e per evitare la lite, pagheranno l’importo richiesto pur avendo perfettamente ragione?
E infine un dubbio: se l’appalto lo avesse vinto non una azienda della provincia di Bari, ma una della provincia di Treviso, si sarebbero dovuti organizzare i viaggi di gruppo per ricorrere alla competente Commissione Tributaria?










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