L’intervento del capogruppo provinciale dell’Udc, Mimmo Lariccia
L’Udc accanto ai contribuenti manduriani, il cui «umore è condizionato, negli ultimi giorni, dall’arrivo di migliaia di cartelle esattoriali pazze e curiose».
Sugli avvisi di accertamento sul pagamento dell’Ici relativo all’anno 2007 interviene anche il capogruppo provinciale dell’Udc, Mimmo Lariccia.
«Ricevere un provvedimento impositivo non fa piacere a nessuno. Specialmente quando il destinatario del plico crede di non dover pagare le somme richieste. A Manduria, questa sensazione, a sentire le testimonianze di diversi “malcapitati”, é piuttosto diffusa» afferma Lariccia. «Da qualche giorno, infatti, tra le famiglie si é creato un certo e comprensibile allarmismo. Tutti vogliono vederci chiaro e si stanno adoperando in queste ore per comprendere la fondatezza o meno della natura della richiesta di pagamento.
Comprensione che talvolta, non è alla portata di mano neppure dei tecnici del settore economico-giuridico. Quello che sembra più evidente, al di là dei casi in cui gli avvisi ICI sono infondati, è che la Censum, una volta contestata l’omissione della denuncia ICI, pretende di recuperare l’imposta sull’abitazione principale disconoscendo l’aliquota ridotta e la detrazione previste dalla legge.
Ma quello che più lascia basiti è la circostanza che nello stesso avviso la società appaltatrice segnala che, per l’ipotesi in cui il contribuente volesse ricorrere, dovrebbe rivolgersi alla Commissione Tributaria di Bari anziché alla più vicina Commissione Tributaria di Taranto. Ebbene, si può affermare, senza timore di essere smentiti, che ricorrere ai Giudici baresi, anziché alla Commissione Tributaria Provinciale di Taranto, è sicuramente di gran lunga più oneroso per i cittadini onesti che vogliono difendersi da eventuali atti illegittimi o infondati».
Lariccia rimarca poi una curiosità relativa a questi avvisi di accertamento.
«C’è un altro aspetto che suscita non poca curiosità: dalle migliaia di cartelle inviate dalla Censum, si rileva che la città di Manduria abbia persino cambiato il proprio simbolo araldico con il quale nella storia “passata” è stata identificata.
L’UDC non mancherà di seguire la vicenda» è la conclusione del consigliere provinciale Mimmo Lariccia, «e, per l’ipotesi in cui il fenomeno sopra descritto dovesse effettivamente riguardare molti cittadini, si rivolgerà al commissario straordinario affinché possa valutare la situazione e meglio agire per la tutela dei diritti dei manduriani e dell’interesse dello stesso ente comunale».