Difendiamo il territorio pugliese senza cedere ai ricatti delle lobby
Slow Food Puglia esprime la sua piena solidarietà ai cittadini, agli agricoltori e ai viticoltori, al Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria e a tutte le associazioni che si battono contro l’installazione del Parco Eolico di Manduria.
Pur condividendo la necessità di utilizzare forme di energia rinnovabile, Slow Food Puglia ritiene necessario trovare soluzioni adeguate affinché le campagne e il paesaggio non siano ulteriormente danneggiati.
Non siamo contro le fonti di energia alternative, come il fotovoltaico e l’eolico, siamo contro il loro uso scellerato e speculativo. L’obiettivo del 20% di energie rinnovabili entro il 2020 si può raggiungere senza fare danni, e pensiamo si possa anche superare. Questo vuole essere un grido di dolore contro il consumo di territorio e di suolo agricolo in tutte le sue forme, la più grande catastrofe ambientale e culturale cui l’Italia abbia assistito, inerme negli ultimi decenni. Se la terra agricola sparisce, il disastro è alimentare, idrogeologico, ambientale, paesaggistico, culturale.
È noto che in Italia ogni anno vengono consumati 500 kmq di terra fertile, pari a tre volte l’estensione della città di Milano.
L’occupazione delle campagne viene sempre motivata da buone intenzioni: “I pannelli fotovoltaici e le pale eoliche catturano energia pulita e quindi non inquinano”, “il centro commerciale porterà molti posti di lavoro”, “con la costruzione del nuovo quartiere avremo una scuola più grande e una piscina”, ecc.
La spinta al consumo di territorio è venduta all'opinione pubblica come una necessità dell’economia, che avrà certamente ricadute positive sul benessere dei cittadini. Ma la nostra Costituzione, all’Art. 41, dice che l’iniziativa economica privata “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale”.
Già decine e decine di pale eoliche stravolgono gli orizzonti pugliesi, ma questo sacrificio del nostro paesaggio non ha alcun riscontro positivo sulla comunità: le bollette sono sempre uguali mentre il valore dei terreni agricoli e in generale degli immobili in prossimità degli impianti eolici crolla inesorabilmente.
Nel solidarizzare con gli agricoltori, con gli uomini e le donne al lavoro nei campi per produrre un cibo e un vino sano, buono, pulito e giusto, chiediamo con forza alle Istituzioni competenti che svolgano il loro ruolo in difesa del territorio manduriano e pugliese senza cedere ai ricatti delle lobby industriali.
Gregorio Sergi
Referente Slow Food Puglia a Manduria