Il successo della ferma presa di posizione dei dottori commercialisti di Manduria
Tutti gli avvisi di accertamento relativi alla mancata denuncia Ici per il 2007 saranno annullati, già a partire da oggi, dalla Censum, la società che ha in gestione il servizio della riscossione dei tributi del Comune di Manduria.
Così come annunciato da queste colonne nei giorni scorsi, Comune e Censum hanno convenuto sull’opportunità di fare un passo indietro sulle sanzioni relative alla mancata denuncia Ici e, conseguentemente, al mancato riconoscimento dell’aliquota come abitazione principale e della specifica detrazione. Sanzioni che hanno coinvolto non meno di 5.000 contribuenti manduriani (o proprietari di abitazioni dell’agro di Manduria che vivono in altre città), creando non poco panico fra i contribuenti. Ogni avviso di accertamento relativo a queste presunte omissioni comportava richieste che variavano dai 300 agli 800-900 euro per ogni contribuente. Una mazzata salatissima, anche perché arrivata a poche settimane dal versamento di un’altra “odiosa” tassa applicata sulle abitazioni: l’Imu.
Il “pressing” su Censum e Comune da parte dei commercialisti manduriani (e in particolare della delegazione composta da Giuseppe Biasco, Maria Gabriella Dimonopoli, Francesco Forleo e Gregorio Pecoraro), ha dunque avuto successo. Sin dai primissimi giorni commercialisti e ragionieri avevano preso posizione sulla valanga di avvisi di accertamento sui tributi Ici del 2007 spediti al fotofinish, ovvero il 28 dicembre del 2012. In un documento ufficiale e nelle diverse riunioni che si sono succedute fra l’agguerrita delegazione dei commercialisti e i rappresentanti di Censum e Comune, è stato fatto più volte notare come la sanzione sulla mancata denuncia sull’Ici non era dovuta. Sia perché i contribuenti l’avrebbero dovuta presentare nel 1993 o comunque in anni lontani e, a distanza di 20 anni, non è più possibile chiederne copia (c’è l’obbligo di conservare le ricevute entro il termine di accertamento, ovvero 5 anni), sia perché, poi, sono subentrate altre leggi che annullavano la perentorietà di quella dichiarazione.
Nella giornata di ieri, quindi, è arrivata la tanta attesa “fumata bianca”: Comune e Censum annulleranno, con gli atti che saranno ritenuti necessari a livello burocratico, tutte le sanzioni applicate per la mancata denuncia Ici.
I contribuenti possono rivolgersi a commercialisti e ragionieri (ai quali sarà concessa una corsia preferenziale) per l’annullamento della sanzione per omessa denuncia. Possono anche recarsi, in alternativa, direttamente agli uffici della Censum, in via Pacelli. Non decade, chiaramente, quella per l’eventuale omesso, tardivo o insufficiente versamento dell’Ici, sanzione che è dovuta ma solo per l’annualità 2007.
«Questo risultato è solo ed esclusivamente frutto del lavoro assiduo e costante dei rappresentanti della nostra categoria» scrivono, in una nota, i commercialisti, «gli unici che si sono preoccupati di recarsi presso gli uffici della Censum, organizzare riunioni con i loro dirigenti e con i responsabili del Comune e insistere con fermezza sulla posizione assunta. Nonostante quanto scritto e letto in questi giorni da vari esponenti politici. più o meno interessati, nessun di loro potrà mai assumersi un merito che è attribuibile solo ed esclusivamente alla nostra categoria».