I soldi dirottati al progetto per nuovi tronchi di acqua e fogna in altre zone della città
Il comitato di quartiere che dell’area di piazza della Repubblica (meglio conosciuta in città come “piazza Belle Donne”) protesta contro la decisione del commissario straordinario Aldo Lombardo di revocare una delibera della precedente Amministrazione che prevedeva i lavori di sistemazione della piazza e delle vie perimetrali, destinando quei fondi ad interventi che riguardano la realizzazione di altri tronchi di acqua e fogna in zone diverse della città.
Per manifestare il proprio disappunto, il presidente del comitato di quartiere, Pasquale Occhilupo, ha inviato una lettera al dott. Lombardo, che reca le firme di numerose altre decine di residenti nella zona.
«Abbiamo la necessità di avere chiarimenti scritti circa l’esclusione dei lavori di sistemazione di piazza della Repubblica e delle vie perimetrali» si legge nella lettera. «Il comitato cittadino, con la passata Amministrazione, aveva iniziato un percorso che tendeva alla “riqualificazione” della piazza, tant’è che era stato predisposto anche un progetto dall’UTC che poteva essere realizzato in virtù di “economie” rinvenienti da altri lavori completati.
Con somma meraviglia, abbiamo saputo che lei ha ritenuto revocare la delibera per dirottare il finanziamento alla realizzazione di altri interventi che riguardano acqua e fogna. Pur rispettando il suo parere, riteniamo che la “continuità amministrativa” non si interrompa con la venuta di un commissario straordinario.
Riteniamo che il commissario straordinario sostituisce di fatto sindaco, giunta e Consiglio Comunale nella “ordinaria” amministrazione e non già a “disconoscere” o quanto meno “revocare” in maniera poco efficace, atti dell’Amministrazione che lo ha preceduto.
A questo punto, sorge spontanea la domanda: il commissario straordinario ha voluto “aumentare” in termini di finanziamento queste opere, oppure ha ritenuto il “Quartiere piazza Belle Donne,” con le sue strade dissestate, un quartiere che può ancora aspettare?».