venerdì 29 novembre 2024


14/02/2013 09:34:04 - Manduria - Attualità

Il Comitato di Salute Pubblica di Sava chiede notizie sull’appalto a Vendola e Amati. Il Comitato per la Difesa del Territorio di Avetrana invita comuni e popolazioni a vigilare su quest’opera pubblica

 
Botta e risposta a distanza fra il Comitato cittadino di Salute Pubblica di Sava e il Comitato per la Difesa del Territorio e del Mare di Avetrana. Oggetto del contendere è la realizzazione del depuratore consortile di Manduria e Sava e, più precisamente, il contestato scarico a mare dei reflui depurati.
Il presidente del Comitato di Salute Pubblica di Sava, che è il lotta da anni per ottenere la realizzazione dell’impianto di depurazione al fine di poter finalmente utilizzare le reti fognarie di questo centro, ha scritto una lettera al governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola, all’assessore regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati, e al dirigente dell’Acquedotto Pugliese, Antonicelli.
«Considerati i tempi biblici ormai trascorsi, la situazione di gravissimo degrado ambientale di palese illegalità e di emergenza sanitaria, il sottoscritto Giuseppe De Maglie, presidente del Comitato cittadino Salute Pubblica di Sava, in riferimento al Consiglio Comunale monotematico, tenutosi a Sava il 19 ottobre scorso, alla presenza dell’assessore regionale alle Opere Pubbliche e alla Protezione Civile, Fabiano Amati,
chiede notizie riguardanti il nome della ditta vincitrice dell’appalto e la data di inizio lavori del depuratore consortile di Sava, Manduria e delle marine di Manduria».
Se da una parte c’è qualcuno che, legittimamente, chiede di sapere novità sull’iter dell’appalto, anche per cercare di affrettare i tempi, dall’altra c’è chi è in trincea affinchè si realizzi il depuratore, ma in una ubicazione differente e, soprattutto, con un conferimento diverso delle acque sanificate.
«Il Comitato per la Difesa del Territorio e del Mare di Avetrana respinge ogni insinuazione provocatoria e ribadisce con forza, ancora una volta, la propria contrarietà a questo scellerato progetto regionale per la realizzazione del mega depuratore consortile di Manduria e Sava, ubicato a circa un chilometro dal mare in località Specchiarica e con lo sversamento di circa 9.800 mc. al giorno di reflui» si legge nella nota di replica del comitato di Avetrana. «Si invitano, pertanto, tutti i cittadini di Manduria, Avetrana e dei quattordici Comuni limitrofi, che si sono già espressi contro il progetto, a vigilare sui comportamenti futuri della Regione Puglia, a danno delle nostre popolazioni».
Una lotta perenne, dunque, fra due interessi che sembrano contrapposti e che non si riescono a conciliare.










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