Fulvio Perrone: «Dedicheremmo un albero per ogni uomo o donna che, con la loro opera, hanno lasciato tracce della loro vita»
Un Giardino della memoria anche a Manduria. Dedicando un albero per ogni uomo o donna che, con la loro opera, hanno lasciato tracce della loro vita.
La proposta parte dal circolo di Manduria di Legambiente e, in particolare, dall’attivista Fulvio Perrone.
«Formulo la proposta di promuovere a Manduria la creazione di una “Foresta dei Giusti” o di un “Giardino dei Giusti”» afferma Fulvio Perrone, che poi si sofferma meglio sulla sua idea, facendo riferimento a città o Paesi del mondo in cui si è già provveduto a ricordare delle personalità di alto livello con una pianta o un albero. «Si tratterebbe di una sorta di Giardino della memoria simile a quello presente a Gerusalemme allo Yad Vashem (il museo dell’olocausto), o a Yerevan (Armenia) e a Sarajevo (Bosnia) ed anche in alcune città italiane. Magari più simile a quello presente a Firenze, in cui si ricordano anche, ma non solo, storie relative alla Shoah.
Qui troverebbero dimora degli alberi, ognuno in ricordo di una donna o di un uomo giusto. In questo modo si perpetuerebbe la memoria di queste grandi persone attraverso un essere vivente e non attraverso un monumento inanimato; si farebbero conoscere così, queste grandi personalità e le loro opere a volte sconosciute ai più».
Perrone indica anche la prima personalità di Manduria che andrebbe ricordata.
«Ovviamente la prima a trovare posto sarebbe la nostra concittadina Elisa Springer (magari ricordandola piantando una bella quercia); ma poi si potrebbero ricordare, ad esempio, don Tonino Bello, Renata Fonte, Chico Mendes, Neda (la ragazza iraniana martire per la libertà).
Il primo passo dovrebbe essere quello di trovare un area disponibile, o da un privato o, meglio, se fosse messa a disposizione dal Comune tra le tante aree di proprietà comunale. Per la messa a dimora verrebbero scelte essenze arboree longeve, in modo che possano perpetuare negli anni alle future generazioni la memoria delle persone a loro attribuite.
Ogni piantumazione dovrebbe essere un grande evento e dovrebbe essere preceduta e seguita nei giorni da azioni di divulgazione, soprattutto nelle scuole, finalizzate a far conoscere i sacrifici, le storie, le testimonianze e le opere di queste donne e uomini il cui esempio sarebbe utile a tutti, ma soprattutto a chi è all'alba della sua esistenza, e, forse, foriero di condotte più virtuose».