Gli operatori economici potranno usufruire di agevolazioni fiscali e contributive
Manduria è l’unico centro della provincia di Taranto (oltre allo stesso capoluogo), inserito nella mappa delle zone franche dal Ministero dello Sviluppo economico e dal Ministero dell’Economia. Mappa che comprende ben 44 zone franche del Mezzogiorno (si tratta di centri di Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e, in via sperimentale, i comuni della provincia sarda di Carbonia-Iglesias, nell’ambito del “Piano Sulcis”), che potranno quindi usufruire di agevolazioni fiscali e contributive.
Si è appreso che «l’obiettivo del decreto ministeriale è rispolverare il piano di incentivi per le micro e piccole imprese basato su un mix di agevolazioni. Nel decreto sviluppo bis, infatti, si prevede di finanziare l’intervento sia attraverso la riprogrammazione dei fondi europei del periodo 2007-2013, sia attraverso risorse regionali. In particolare, la terza fase della riprogrammazione del Piano azione coesione, lo scorsa dicembre, ha liberato una dote di 377 milioni di euro».
Il provvedimento Economia-Sviluppo, ancora in corso di perfezionamento da parte degli uffici tecnici dei due ministeri, definisce condizioni, limiti, modalità e termini di decorrenza delle agevolazioni che saranno concesse secondo il regime “de minimis” (tetto di 200mila euro in tre anni).
I beneficiari otterranno l’esenzione dalle imposte sui redditi fino a 100mila euro per periodo di imposta, limite maggiorabile di 5mila euro per ogni nuovo dipendente assunto a tempo indeterminato. Lo sgravio è discendente, dal 100 al 20%, nell’arco di quattordici periodi di imposta. Esenzione anche dall’Irap, in questo caso quinquennale, con esclusione di plusvalenze e minusvaleneze dal calcolo del valore della produzione netta.
Per i soli immobili collocati nella Zona Franca e utilizzati per l’esercizio dell’attività economica, scatta inoltre l’esenzione dall’Imu per quattro anni. Infine, per i soli contratti a tempo indeterminato oppure che non abbiano una durata inferiore a 12 mesi (e a condizione che almeno il 30% degli occupati risieda nell’area della Zona Franca), è riconosciuto l’esonero al versamento dei contributi, anche in questo caso a scalare, dal 100 al 20%, fino a quattordici anni.
Le agevolazioni sono riservate a micro e piccole imprese, già costituite alla data di presentazione dell’istanza, che svolgono la loro attività all’interno della Zona Franca. Tra le condizioni per l’accesso agli incentivi, le aziende «che svolgono attività non sedentaria» dovranno dimostrare di avere almeno un lavoratore dipendente a tempo pieno o parziale che svolga nella sede collocata nella Zona Franca la totalità delle ore e di realizzarvi non meno del 25% del volume d’affari complessivo.
Per fruire delle agevolazioni, le aziende in possesso dei requisiti dovranno presentare domanda nei termini che saranno indicati nel bando del ministero dello Sviluppo economico.