Dalla Costituzione alle tematiche più direttamente legati ai minori
Violenza sul minore all’interno del nucleo familiare, fenomeno del cyber-bullismo, baby-gang. Sono alcune delle tematiche che la dott.ssa Maria Rita Verardo, già presidente del Tribunale dei Minori di Lecce, ha trattato nel recente incontro con gli studenti dell’istituto “Einaudi”. Iniziativa che rientra nel cartellone degli eventi programmati per le celebrazioni dei 50 anni della nascita dell’istituto.
All’incontro, organizzato dalla prof.ssa Maria Antonietta Modeo, referente dell’area dispersione e disagio, hanno partecipato alcune classi dell’istituto, accompagnate dai docenti di diritto.
Dopo i saluti da parte del dirigente scolastico Elena Silvana Cavallo, la dott.ssa Verardo ha introdotto il tema della legalità, partendo dai principi fondamentali contenuti nella nostra Carta Costituzionale.
Nella seconda parte del suo intervento, il giudice ha dato ampio spazio alle sollecitazioni e provocazioni che sono venute dagli studenti. Vari sono stati i temi affrontati: dai recenti fatti di cronaca relativi a minori contesi e manipolati da genitori separati alla violenza sul minore all’interno del nucleo familiare, al fenomeno del cyber-bullismo, alle baby-gang, alla figura dell’esperto esterno indispensabile per la giusta e serena valutazione del caso, ai minori che delinquono e alla funzione importante della messa alla prova che serve a guidare il minore in un percorso di recupero e di crescita. La dott. Verardo ha poi risposto volentieri ad una precisa domanda che le è stata rivolta: “Che fine fanno i bambini che sono oggetto di violenza all’interno del nucleo familiare? Verranno allontanati per sempre?”.
«Ormai sono rarissimi i casi di minori che vengono allontanati dalle famiglie, perché fino a quando c’è un elemento protettivo, ad esempio uno dei due genitori, i nonni, gli zii, si cerca di far rimanere il bambino nel suo nucleo familiare. Solo nei casi in cui non c’è nessuno che possa prendere cura di lui, si decide di affidarlo a strutture quali le case-famiglia».