Ha frequentato, a Colorno, il corso di Alma
Si è conclusa la XVII edizione del Corso Superiore di Cucina Italiana: sono 102 i neo Cuochi Professionisti di Cucina Italiana che si sono diplomati dopo un percorso formativo della durata di 10 mesi, tra fase residenziale a Colorno e stage in alcuni dei più prestigiosi ristoranti del nostro Paese. Qualche numero: 18 le diplomate (due delle quali con il miglior voto in assoluto) e 55 gli studenti che hanno frequentato in precedenza il Corso Tecniche di Base. A livello di provenienza geografica, i diplomati stranieri sono due, quelli dal Nord Italia 42, quelli dal Centro 21, quelli dal Sud e dalle Isole 37.
La cerimonia di consegna dei diplomi si è svolta presso la Camera di Commercio di Parma ed è stato proprio il Presidente Andrea Zanlari ad aprire con il suo saluto, seguito da quello dell’Assessore Agostino Maggiali, in rappresentanza della Provincia di Parma. A seguire tutto il management di ALMA, a cominciare dal Presidente Enzo Malanca, che si è dichiarato «orgoglioso che la nostra Scuola contribuisca a formare gli ambasciatori dell’eccellenza enogastronomica italiana nel mondo», e dall’Amministratore Delegato Riccardo Carelli, che ha sottolineato la natura professionalizzante dei corsi di ALMA, il cui ruolo è quello di «formare brillanti occupati». Presente anche il Maestro Gualtiero Marchesi, Rettore della Scuola.
Il Direttore Didattico di ALMA Luciano Tona ha voluto ringraziare il corpo docente ALMA, gli chef dei ristoranti di stage e gli chef esterni che hanno dato la propria disponibilità a essere membri delle commissioni di valutazione. Tutti grandi nomi della ristorazione italiana: tra gli altri, Antonella Ricci, Moreno Cedroni, Flavio Costa, Marco Fadiga, Lucio Pompili, Claudio Sadler, Massimo Spigaroli e Giuseppe Tinari.
Così lo chef Tona si è rivolto ai 102 diplomati: «Abbiamo messo in campo una squadra di docenti di livello assoluto, con l’obiettivo di aiutarvi nel processo di crescita. Ognuno di loro è una persona speciale, con competenze estremamente specifiche. Per citare il nostro Rettore Gualtiero Marchesi, l’esempio di questi chef è per voi la migliore forma di insegnamento. Il consiglio che vi do è quello di fare tesoro dell’esperienza che avete vissuto in ALMA e di ricordare chi ha saputo lasciare un segno su di voi».
Andrea Sinigaglia, Direttore Operativo di ALMA, si è invece soffermato sulla distinzione tra i concetti di educare e addestrare: «Non cresciamo dei semplici esecutori. Vogliamo piuttosto formare dei cuochi pensatori: non dimentichiamo che la cucina è un elemento distintivo nella cultura di un popolo».
Nella foto, la premiazione di Angelica Marsella e uno dei piatti preparati dalla neo cuoca manduriana, alla quale vanno i nostri auguri.