I rischi della rete e i consigli per non rimanere nella … rete delle truffe
Ben 920 pratiche istruite per la provincia di Taranto nel 2012, riguardanti non solo truffe, violazioni di account, sostituzioni di persona e diffamazioni in rete, ma anche, purtroppo, altri ben più gravi reati: cyber bullismo, pedopornografia e pedofilia.
Nata come Polizia Postale, questa, tanto oscura quanto preziosa, sezione della Polizia (che una volta si occupava di scorte postali e di altri reati inerenti questo settore), ha aggiunto fra le sue branche di competenza anche quella delle Telecomunicazioni. Con la diffusione di Internet, anche i reati hanno seguito una certa evoluzione: molte delle truffe si sono spostate in rete, dove è più facile agire coperti dall’anonimato oppure utilizzando i profili di persone per bene che sono all’oscuro di tutto.
Dei reati che si perpetrano in rete e delle accortezze da tener presente per evitare di finire nella … rete dei malviventi hanno parlato ieri mattina, presso la scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo “Don Bosco” la responsabile della sezione di Taranto della Polizia Postale, ispettore capo Andreina Rucci, e il vice responsabile, ispettore Paolo Falciatore. La loro è stata una interessante “lezione” sui pericoli e sui rischi che la rete nasconde. Ai ragazzi, guidati dalle docenti Grazia Buccolieri e Grazia Lecce, i due poliziotti hanno inizialmente illustrato le funzioni e le tecniche degli interventi del loro Corpo, per poi soffermarsi sulle varie tipologie di reati che si verificano in rete.
«Accade di tutto. Dalla truffa (oggetti venduti, ma che, dopo aver incassato il denaro, non vengono più recapitati o non sono quelli concordati), alla violazione dei sistemi informatici, dalla violazione degli account alle diffamazioni» hanno fatto presente i poliziotti Rucci e Falciatore. «Per evitare di incappare nelle truffe occorre essere prudenti. Se si usa la rete per fare degli acquisti, il metodo migliore del pagamento è il Pay Pall. La carta di credito va usanza con prudenza e comunque è sempre meglio concludere un affare con una persona che puoi vedere fisicamente».
In provincia di Taranto accadono anche episodi gravi di cyber bullismo e di pedofilia.
«Alcuni studenti hanno attivato un profilo falso della ragazza più carina della classe e, utilizzandolo, hanno indotto uno dei ragazzi più bravi a spogliarsi con la cam accesa, per poi ricattarlo. Il nostro consiglio è di usare Internet e i social network con la massima precauzione e con il buon senso, segnalando ogni gesto sospetto ai genitori o ai docenti».