venerdì 29 novembre 2024


24/03/2013 10:40:23 - Manduria - Attualità

Le organizzazioni sindacali mediche: «Si attivi un servizio pediatrico di Osservazione Breve Pediatrica integrato al pronto soccorso del “Giannuzzi”»

 
Il vuoto del servizio pediatrico urgente nella parte orientale della provincia di Taranto, che si determinerà con la chiusura del reparto di Pediatria a partire dal mese di aprile, potrebbe essere colmato con l’attivazione di un servizio pediatrico di Osservazione Breve Pediatrica integrato al pronto soccorso del “Giannuzzi”.
Per evitare di continuare ad impoverire di tutti i servizi primari la struttura ospedaliera manduriana, le organizzazioni sindacali dei medici hanno avanzato una proposta alla Asl jonica. Proposta che le stesse organizzazione sindacali definiscono “sostenibile”, poiché consentirebbe ugualmente alla Asl (e di conseguenza alla Regione Puglia) un risparmio rispetto ai costi generati da un intero reparto attivo.
«In vista di una sempre più vicina chiusura del reparto di Pediatria dell’ospedale di Manduria, che determinerebbe un vuoto di servizio pediatrico urgente nella parte orientale della provincia di Taranto, di personale specializzato nell’assistenza dei neonati e dei lattanti oltre che dei bambini, nonché di attrezzature atte al soccorso ed al trasporto urgente pediatrico, avanziamo una proposta alternativa» si legge nella lettera che recentemente le organizzazioni sindacali dei medici hanno inviato alla Asl jonica e alla Regione Puglia. «Ci riferiamo alla possibilità di poter creare un servizio pediatrico integrato al pronto soccorso di Osservazione Breve Pediatrica (massimo 24 ore di degenza), già in atto da diverso tempo in varie regioni italiane. Tale servizio, ubicato in un luogo differente e con un differente acceso rispetto al Pronto Soccorso (oggi con “Edotto” è possibile registrare episodi anche in luoghi diversi), si doterebbe di almeno due medici con reperibilità e sei infermieri che si occupino solo di un servizio e non di due servizi pediatrici posti in ospedali e distretti distinti con mancanza di continuità assistenziale, con possibilità reali di eseguire esami ematochimici e strumentali e consulenze un po’ più allargati rispetto all’attuale concetto di urgenza e con terapie di attacco che il caso comporta».
Le organizzazioni sindacali dei medici sostengono, inoltre, che «se dopo le 24 ore non sia possibile dimettere a domicilio o all’osservazione dei pediatri del territorio il piccolo, si procederebbe verso un ricovero nei centri ospedalieri che hanno la Pediatria».
Nella parte finale della proposta si rimarca anche l’utilità del servizio di Osservazione Breve Pediatrica.
«Questo servizio eviterebbe una migrazione della popolazione verso altri ospedali anche per malattie che facilmente potrebbero essere curate anche al livello ospedaliero proposto, con costi per la ASL notevolmente ridotti rispetto ad un ricovero ordinario» sostengono le organizzazioni sindacali dei medici. «Statisticamente circa il 20% degli accessi al Pronto Soccorso è costituito da bambini ed è innegabile che la presenza di una branca Pediatrica in una cittadina rappresenta per essa stessa e per i dintorni un servizio che tranquillizza la popolazione e che fa sentire le istituzioni vicine ai bisogni primari del cittadino, tenendo anche presente che in estate per il flusso turistico che vede la Puglia in netta ascesa tra le regioni Italiane per la bellezza dei mari e delle spiagge, la popolazione residente si raddoppia con richieste di consulenze quadruplicate rispetto al resto dell’anno per l’afflusso di popolazione che non ha domicilio ed assistenza sanitaria nella nostra regione».
Sin qui la proposta. Ora tocca alla Asl e alla Regione Puglia prendere in considerazione, almeno per una volta, le istanze di questo territorio.










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