venerdì 29 novembre 2024


11/04/2013 11:25:36 - Manduria - Attualità

Emerso uno strumento da opporre per sperare di ottenere la bocciatura dei progetti: vincolare le zone in questione

 
Vincolare, al più presto, le zone di interesse archeologico, architettonico e naturalistico, nonché l’intera piana del Primitivo di Manduria, per impedire lo stravolgimento del territorio che genererebbe la creazione di ben cinque parchi eolici.
La vertenza-eolico (una delle tante che interessano questo lembo di territorio), si trasferisce sui tavoli regionali. E proprio da un confronto con l’assessore regionale alla Qualità del Territorio, nonché vice governatrice della Puglia, Angela Barbanente, è maturato un suggerimento: il Comune di Manduria deve, al più presto, deliberare l’istituzione di vincoli nella zona scelta dai progettisti dei cinque parchi eolici. Vincoli che poi dovrebbero essere trasferiti anche nel Piano Urbanistico Generale.
A differenza di altre vertenze con la Regione Puglia, l’assessore Barbanente ha dimostrato grande sensibilità e interesse verso le rivendicazioni della delegazione di manduriani ricevuta l’altro ieri. Al confronto, che inizialmente si sarebbe dovuto svolgere un paio di settimane fa, erano presenti il commissario straordinario Aldo Lombardo, il rappresentante del comitato Strada delle Masserie Francesco Selvaggi, i rappresentanti di Archeo Club Sergio De Cillis e Tiziana Laterza, nonché il direttore delle Riserve Naturali, Alessandro Mariggiò.
Alla vice governatrice Barbanente, la delegazione manduriana ha mostrato cinque mappe realizzate dall’architetto Tiziana Laterza: in queste tavole sono rappresentate la mappa delle zone agricole di Manduria (in particolare dei vigneti di qualità e degli uliveti secolari); la zona interessata dai beni architettonici di valore, nello specifico le masserie del ‘500 e del ‘600, nel frattempo quasi tutte trasformate in aziende agrituristiche ricettive; la zona in cui insistono delle testimonianze archeologiche; alcune vedute caratteristiche delle campagne di Manduria; nella quinta, infine, sono indicate i punti in cui dovrebbero essere issate le circa 100 mega pale eoliche previste nei cinque progetti.
Sono state proprio queste tavole, molto chiare e dettagliate, a far trasparire la motivata preoccupazione di un’intera città che teme che la zona del Primitivo, degli uliveti, delle masserie e delle testimonianze archeologiche di grande valore (come quella del sito “i Castelli”), possa essere stravolta da queste pale, alte più di 100 metri, che incrinerebbero irrimediabilmente l’immagine della città stessa, oggi associata al buon vino.
Prima che l’ufficio regionale preposto alla Valutazione dell’Impatto Ambientale si esprima sui progetti (questo responso è vincolante ai fini del rilascio dell’autorizzazione finale), il Comune di Manduria, e in questo caso il commissario Lombardo, dovrebbe dunque approvare nel più breve tempo possibile una delibera attraverso la quale si istituirebbero dei vincoli paesaggistici, architettonici e archeologici.
Nel frattempo, probabilmente la settimana prossima, la sezione di Manduria di Archeo Club presenterà alla stampa e alla città queste cinque tavole realizzate da Tiziana Laterza.










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