venerdì 29 novembre 2024


14/04/2013 07:31:01 - Manduria - Attualità

Mercoledì, a Roma, per la consueta udienza della settimana del Santo Padre

 
Forse è ancora un po’ presto parlare di miracoli in vita, visto che anche la burocrazia Vaticana ha i suoi tempi e le sue regole in fatto di comunicazione tra cielo e terra, ma, sicuramente, Papa Francesco deve al suo carisma da parroco del mondo, come lui stesso ama definirsi, la prosperità di un mandato che continua a seminare proseliti in questa valle di lacrime da villaggio globale immerso nella crisi.
Ad essere colpiti dal suo mantra le nuove generazioni di papaboys, per i quali è molto ok, ganzo, fichissimo, wow e, chi più ne ha più ne metta, nello slang da terzo millennio tutto targato adolescenti.
Evidentemente il dilagare pandemico del “virus” Francesco, che ha surclassato anche quello influenzale, ha colpito Manduria a tal punto, se, pronti ai blocchi di partenza, ci sono gli alunni dell’istituto comprensivo “Michele Greco " di Manduria, lì lì per giungere a Roma, in quel della Sala Nervi o sulla piazza della Basilica di San Pietro, il prossimo mercoledì 17 aprile per la consueta udienza della settimana del Santo Padre. Ad accompagnarli l’emozionatissima dirigente, prof.ssa Maria Rita Pisarra, ed alcuni docenti dell’istituto che si uniscono al countdown degli alunni, diventati improvvisamente i papaboys della provincia di Taranto, da terzo millennio e nuovi di zecca come il Pontefice Francesco.
Contentezza alle stelle per tutti loro, alle prese con i preparativi dell’imminente tre giorni da vacanze romane: borsoni hi-tech per il loro contenuto tecnologico per immortalare il Papa da pollice sù, magari a pochi passi, la solita scorta di sopravvivenza di prodotti pugliesi per ogni evenienza, le raccomandazioni dei nonni, dei genitori e degli insegnanti restati a terra tutto per il Beatissimo Padre minuto per minuto ed è via e, di corsa, prima che il sogno si trasformi in una zucca insieme all’autobus con la paghetta da un incentivo una tantum.
L’atmosfera è alle stelle: istruzioni per l’uso dai proff. di Arte per gli striscioni, qualche sana lezione di bon ton per fare pendant con il protocollo vaticano, sicuramente un corso accelerato dai proff. di religione, tutto sulla fede minuto per minuto più una general revision sulle preghiere essenziali, e non certo da corso di corrispondenza, italiano tascabile.
Insomma, andiamo da Francesco, come ormai confidenzialmente tutti lo chiamano, e voilà la scuola è in tachicardia.
“Sono contenta di questa sorpresa che ci offre la possibilità come istituto di garantire ai nostri ragazzi questo momento altamente formativo per la loro coscienza, per la loro maturità umana e spirituale, e, soprattutto perchè la loro fede trovi nuova linfa per crescere sani nell'anima, sereni nella vita, stimolati alla conoscenza, protagonisti di quel misterioso e meraviglioso progetto che è la vita e che accomuna nello stesso modo l’impegno della chiesa e della scuola, altro non mi sento di dire, se non grazie Santo Padre per averci insegnato ad entrare nella vita delle persone dicendo solo buonasera”. Queste le parole a caldo della dirigente, impegnata, in questo anno scolastico prossimo a volgere a termine, in un’intesa azione educativa sul fronte dell’attenzione verso l’anima, la psiche, la serenità dell'esperienza scolastica avendo investito in una mission serrata con progetti in tal senso diretti.
E noi, nel partecipare di tanta gioia, certi di ritrovare dei ragazzi segnati dall’esperienza che li attende, non possiamo che sperare in qualche segno positivo capace di sottrarci allo spread, almeno dal cielo.
 
Mimmo Palummieri










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