Ieri sera nel programma di approfondimento di TgNorba24 intervista esclusiva al contadino di Avetrana e immagini esclusive nella villetta dell’orrore. “Ho già il borsone pronto per andare in carcere”, dice Misseri
“In questa stanza non sono più entrato da quando hanno arrestato Cosima. Tutta la casa per me è diventata troppo grande. Vivo in camera da pranzo: lì mangio, dormo e scrivo i miei diari”. A ormai pochi giorni dalla sentenza della Corte d’Assise di Taranto, Michele Misseri torna a parlare e lo fa concedendo una lunga intervista a “Il Graffio”, il programma di approfondimento di TgNorba24, condotto dal direttore Enzo Magistà. Michele Misseri mostra al giornalista il citofono accanto al letto di Cosima: “Sarah sapeva che il pomeriggio non doveva suonare per non far svegliare la zia”. Il letto è intatto: “Si, non dormo qui, preferisco restare sul divano o sulla sedia a sdraio. Ho bisogno della tv accesa per dormire”.
Michele Misseri mostra alle telecamere de “Il Graffio” tutta la casa, compresa la stanza di Sabrina e il suo studio da estetista. “Non ho toccato niente, è tutto come lasciato da Sabrina. Mi mancano tutte: Sabrina, Cosima e Sarah”, dice con le lacrime agli occhi.
A terra, nella stanza della ragazza, c’è un borsone: “E’ la mia roba per il carcere”, dice. “E’ pronta da quando mi hanno messo fuori. C’è sia quella per l’inverno che quella per l’estate”.
Michele Misseri mostra al giornalista di TgNorba24 anche il garage e torna a spiegare come ha ucciso Sarah, mimando anche il momento in cui dice di aver strangolato la nipote con la corda.
“Sono certo che in primo grado Sabrina e Cosima saranno condannate all’ergastolo, ma loro non c’entrano”, conclude il contadino di Avetrana. “In Cassazione saranno assolte, ma io continuerò ad addossarmi le colpe, perché voglio essere condannato per omicidio. Se non accadrà la farò finita”.