venerdì 29 novembre 2024
Raduni non solo occasioni di svago, ma anche e soprattutto un momento in cui si stringono amicizie, ci si gemella e ci si confronta
Scout di Manduria, Veglie, Mesagne 1, Brindisi 2 e Maruggio, insieme, per festeggiare San Giorgio, il protettore dei ragazzi esploratori.
La bella esperienza è stata vissuta nei giorni scorsi in una struttura nei pressi di Oria, nella cui area antistante circa 150 ragazzi si sono accampati.
Fazzolettoni differenti (i cui colori richiamano il gruppo scout di appartenenza), ma stessa divisa e, soprattutto, stessi valori, condivisi e rispettati nello stile di vita di ognuno degli scout. Così come è un valore il ritrovarsi insieme e condividere esperienze.
Quella di Oria (di cui vediamo alcune foto nella galleria), è stata una bella e ricca esperienza, che ci è stata raccontata da Irene, Giacomo e Paola del gruppo Scout di Veglie, Simone, Teodoro e Sara del gruppo Scout di Manduria, e Carla del gruppo Scout di Brindisi.
«Questi raduni non sono solo occasione di svago per ognuno di noi» ci hanno raccontato questi ragazzi pochi minuti prima che si concludesse un’altra esperienza da “esploratori”. «E’ soprattutto un momento in cui si stringono amicizie, ci si gemella e ci si confronta. Perché essere scout, per noi, è abbracciare i valori della fratellanza, della lealtà e della solidarietà, non solo quando indossiamo la divisa, ma anche nella vita di tutti i giorni».
Anche il ritrovarsi insieme assume, dunque, un valore all’interno del metodo educativo degli scout. L’essere scout non significa altro che essere cristiani e buoni cittadini ed uno degli obiettivi degli educatori è anche quello di creare relazioni positive che diano la possibilità di sperimentare la collaborazione, la fatica ricompensata e lo scambio di idee.
All’interno dei singoli Reparti di appartenenza, gli esploratori e le guide sono divisi in pattuglie formare da 6 a 8 persone chiamate squadriglie.
Ad esse è stato dato il compito di arrivare preparate al grande evento attraverso un gemellaggio che ha visto lavorare assieme ragazzi appartenenti a gruppi diversi.
Una giornata fatta di momenti di riflessione di meditazione, ma anche di giochi e scenette. Un’altra giornata che resterà nella memoria di questi “piccoli cavalieri”, in attesa di un’altra esplorazione.
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