venerdì 29 novembre 2024


07/05/2013 10:27:55 - Manduria - Attualità

Superate le incomprensioni che erano sorte ieri mattina fra alcuni attivisti del comitato

 
L’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile, riceverà oggi pomeriggio, alle 16,30, i rappresentanti del comitato “Pro Giannuzzi” di Manduria per confrontarsi sulle istanze delle comunità del versante orientale della provincia jonica, preoccupati dal depotenziamento in atto della struttura ospedaliera. Oltre ai rappresentanti del comitato, dovrebbero essere presenti alcuni candidati a sindaco (o comunque candidati alla carica di consigliere) e alcuni primi cittadini dei comuni interessati.
«Hanno già fornito la propria adesione i candidati a sindaco Roberto Massafra e Tullio Mancino, e la candidata alla carica di consigliere comunale Cecilia De Bartholomaeis, che sono sempre stati vicini alle battaglie del comitato» afferma l’attuale presidente, Giuseppe Dimonopoli. «Ci auguriamo che anche gli altri candidati siano oggi con noi, per peronare una causa che interessa trasversalmente tutti i cittadini della nostra area».
Inizialmente l’incontro avrebbe dovuto tenersi alle 13,30, presso l’assessorato alle Politiche Sanitarie.
«Il 23 marzo scorso avevo assunto l’impegno di chiedere un incontro alla neo assessora regionale alla Sanità Gentile» ha scritto l’altro ieri l’ex presidente del comitato “Pro Giannuzzi, Tullio Mancino. «Nella stessa occasione, auspicai una partecipazione di tutte le forze politiche presenti sul territorio, ribadendo la necessità di far fronte comune su problemi di ordine così generale. Nell’occasione, insieme al Comitato, provvederemo a ripercorrere i vari episodi che hanno portato ai tagli fin ora apportati all’ospedale “Marianna Giannuzzi” di Manduria e ribadiremo la necessità di una rimodulazione dell’intero servizio sanitario, al fine di recuperare i reparti persi nonché una maggiore efficienza dell'intero presidio ospedaliero sottolineando la strategicità della sua collocazione geografica».
Nota che aveva inizialmente generato una incomprensione fra l’ex presidente Mancino e gli attuali dirigenti del comitato, sfociato in un accenno di polemica a distanza. Alla base della querelle l’individuazione di un orario (quello delle 13,30), che non avrebbe permesso la partecipazione all’incontro di molti attivisti. Poi, però, c’è stato un chiarimento.
«Il comitato ritiene che non sia più rimandabile un chiarimento definitivo sul futuro del “Giannuzzi” come ospedale per acuti e per questo ha avanzato la richiesta di incontro con l’assessore, ma, nello stesso tempo, invita tutte le forze politiche e i candidati alle prossime elezioni Comunali a manifestare apertamente la preoccupazione dei cittadini e degli operatori sanitari e a lavorare per le opportune soluzioni».










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