L’assessore Elena Gentile disposta a riflettere sull’ubicazione geografica delle strutture ospedaliere più che sui crudi numeri dei ricoveri
Lunedì prossimo vi sarà il collaudo tecnico della Rianimazione del “Giannuzzi”, che potrebbe entrare in funzione sabato 18 maggio.
La conferma ad una serie di voci che circolavano da qualche giorno è arrivata dalla fonte più autorevole: l’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile, che ieri pomeriggio ha ricevuto a Bari una delegazione di Manduria per discutere sulle prospettive dell’ospedale “Marianna Giannuzzi”.
«L’assessore Gentile ha confermato che per la Rianimazione è ormai una questione di giorni» annuncia Giuseppe Dimonopoli, presidente del comitato “Pro Giannuzzi”, che ieri si è recato a Bari insieme al candidato a sindaco della coalizione “Impegno Comune”, Roberto Massafra, al candidato a sindaco della coalizione “Giovani per Manduria”, Tullio Mancino, e alla candidata alla carica di consigliere della lista dei Verdi, Cecilia De Bartholomaeis. «La dott.ssa Gentile ci ha anche fatto intendere, però, che vorrebbe rinviare l’inaugurazione di questo fondamentale servizio ad un periodo successivo alle elezioni Comunali».
Il confronto con l’assessore Gentile è stato decisamente proficuo.
«A differenza dei suoi predecessori, la dott.ssa Gentile ha preso le distanze dai criteri di scelta meramente numerici, dimostrando di tenere in considerazione anche l’ubicazione geografica delle strutture ospedaliere e, quindi, le difficoltà di collegamento che esistono fra il versante orientale della provincia e il capoluogo, nonché del bisogno di salute delle popolazioni afferenti» ha aggiunto Dimonopoli tornando da Bari. «Ci ha anche garantito che, se il Piano Sanitario Regionale pugliese riceverà l’o.k. dal Governo nazionale, cambieranno alcuni aspetti della visione della sanità in Puglia».
Nel corso del colloquio, i componenti del comitato hanno avuto modo di ripercorrere con l’assessore le tappe e le scelte fatte in passato che hanno portato all’attuale situazione, mettendone in evidenza carenze e contraddizioni.
«L’assessore ha altresì manifestato la volontà di acquisire, a breve, conoscenza diretta di situazioni e strutture» è riportato in una nota diffusa dal comitato dopo l’incontro. «E’ abbastanza probabile, quindi, che in un futuro più o meno prossimo l’assessore Gentile possa venire a Manduria per rendersi conto, in prima persona, della realtà. Noi speriamo che il prossimo incontro possa aver luogo dopo l’insediamento della nuova Amministrazione, ovvero nella seconda metà di giugno oppure nella prima metà di luglio».
A differenza degli esiti dei precedenti confronti con gli allora assessori regionali Fiore (prima) e Attolini (poi), Dimonopoli e gli altri componenti del comitato “Pro Giannuzzi” ritornano a Manduria con un pizzico di fiducia in più e con un cauto ottimismo sulla possibilità di arrestare il depotenziamento del presidio sanitario manduriano.
«L’assessore Gentile ha espresso il concetto che la struttura in cui ha luogo il parto deve poter garantire i massimi confort di sicurezza sia alla partoriente che al nascituro» ha reso noto Giuseppe Dimonopoli. «A questo punto sarebbe una contraddizione continuare ad ubicare il Punto Nascita a Grottaglie, che non dispone di servizi di emergenza, penalizzando il “Giannuzzi”, nel quale, fra qualche giorno (e dopo un’attesa ventennale), sarà attivata la Rianimazione».