Promosso un convegno: vi parteciperanno anche i manduriani Antonio Resta, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo, e Francesco Di Lauro, del WWF
Anche i terreni in cui si produce il Salice Salentino doc sono a rischio di invasione di parchi di pale eoliche. Dopo la piana del Primitivo di Manduria doc, dunque, c’è un’altra area salentina che potrebbe essere invasa da torri eoliche, potrebbero sconvolgere una produzione d’eccellenza.
Di questa situazione si parlerà in un convegno che si terrà giovedì prossimo nella sala Selvarossa di Cantine Due Palme a Cellino San Marco e che vedrà fra i relatori due manduriani: il presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo doc, Antonio Resta, e l’avvocato Francesco Di Lauro, del collegio dei Probiviri di WWF Italia.
«Lasciateci fare i contadini, consentiteci di continuare ad amare la nostra terra, i nostri alberelli, i nostri olivi e voi diventate il nostro baluardo di legalità».
Questo l’appello che Angelo Maci, presidente di Cantine Due Palme e del Consorzio di Tutela del Salice Salentino, lancia alle amministrazioni locali e regionali, a margine della notizia della realizzazione di due parchi eolici nella terra del Salice. «Al mio appello ha risposto e aderito anche l’amico Gianni Zonin, che giovedì prossimo sarà al mio fianco nell’ambito della tavola rotonda che il consorzio di tutela del Salice ha promosso per avviare un attento dibattito su questa insana invasione di pale eoliche nella terra del vino. Qualche mese fa il Primitivo di Manduria e oggi il Salice vengono messi a rischio dall’avanzata selvaggia di parchi eolici. I numeri che arrivano dall’Ufficio Ambiente della Provincia di Brindisi fanno venire i brividi, e per noi è giunto il momento di fare chiarezza e avere risposte dalle istituzioni».
Da quest’esigenza di chiarezza nasce l’idea di promuovere la tavola rotonda dal titolo “Salice salentino e primitivo di Manduria a rischio pale eoliche. Produzioni tipiche e territorio da tutelare” e che vedrà la partecipazione anche degli assessori regionali Fabrizio Nardoni (Politiche Agroalimentari) e Lorenzo Nicastro (Ambiente), del presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna, del giornalista di Fatto Quotidiano Antonello Caporale autore anche del libro “Controvento. Il tesoro che il Sud non sa di avere”, dell’on Elisabetta Zamparutti, dell’on Pietro Iurlaro, del sen. Dario Stefàno, del dott. Erasmo Venosi, docente universitario di Fisica Nucleare, del dott. Mino D’Angelo dirigente della provincia di Brindisi, del cavalier Gianni Zonin, presidente della Casa Vinicola Zonin.
«Abbiamo bisogno che si faccia chiarezza sul rapporto tra l’innovazione e la produzione – conclude Angelo Maci - tra l’esigenza di coordinare gli interessi degli investitori nell’ambito delle nuove tecnologie e quelli di chi da anni produce tutelando il paesaggio e le sue tradizioni, nella certezza che sia possibile trovare un punto di contatto fra le diverse aree di interesse».