venerdì 29 novembre 2024


18/05/2013 13:13:13 - Manduria - Attualità

 

La studentessa Chiara: «Hanno fatto di tutto - ma proprio di tutto! - per inculcarci la convinzione che la politica è una roba sporca, per grandi, distante dal mondo reale e dalla vita di tutti i giorni, inadatta a migliorare le nostre esistenze e che alla fin fine non si cambierà mai, nulla cambierà mai e nessuno ci può fare niente. Non è così. Si può, eccome»
 
 
«Si può immaginare un futuro migliore, un mondo migliore, una città migliore. E’ lecito farlo, se non doveroso. L’utopia sta nel credere che questo non sia possibile. Il mondo cambia in continuazione e la direzione la scegliamo noi giorno dopo giorno. Non è vero che non c’è più niente da fare, non è vero che è troppo tardi, non è vero che ormai è così, non è vero che tutto ciò è inevitabile».
Dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo “Don Bosco” di Manduria una “lezione” di speranza e di voglia di credere nel cambiamento agli otto candidati a sindaco della città, che hanno incontrato l’altro ieri sera. A Piero Attanasio, Maria Grazia Cascarano, Tullio Mancino, Roberto Massafra, Michele Matino, Luigi Morgante, Domenico Sammarco, Sandro Zacchino (in rigoroso ordine alfabetico), hanno illustrato le loro idee e le loro proposte per una Manduria diversa, più funzionale, più vicina alle categorie più deboli.
Guidati dalle docenti Grazia Buccolieri e Grazia Lecce, davanti alla dirigente Anna Calabrese, gli studenti hanno espresso anche la convinzione che non tutto il mondo politico sia “sporco” e quindi da evitare.
«Si può ribaltare un risultato annunciato, fare una scelta non convenzionale, buttarsi in una sfida più alta» ha affermato Chiara, una delle studentesse del “Don Bosco”, dopo che i suoi compagni del progetto di comunicazione avevano illustrato le proposte per il rilancio della città. «Bisogna fermarsi un attimo, respirare profondamente, ricordarsi che alle volte il maggior rischio è non rischiare. E’ veramente possibile, basta volerlo tutti assieme. Bisogna proprio fermarsi e immaginarselo, altrimenti la possibilità scivola via, e tutto torna a sembrare impossibile e utopico e immutabile e inevitabile, perché hanno fatto di tutto - ma proprio di tutto! - per inculcarci la convinzione che la politica è una roba sporca, per grandi, distante dal mondo reale e dalla vita di tutti i giorni, inadatta a migliorare le nostre esistenze e che alla fin fine non si cambierà mai, nulla cambierà mai e nessuno ci può fare niente. Non è così. Si può, eccome».
«Da questa sera, voi siete il nono candidato a sindaco di Manduria» ha scherzato uno dei candidati a sindaco, Roberto Massafra, rivolgendosi ai ragazzi. «Il vostro programma non è meno qualificato del nostro ed io il mio voto ve lo darei molto volentieri. Siete affidabili e credibili. Avete avuto due intuizioni in più rispetto al mio programma: lo spreco di energie e le proposte sulle barriere architettoniche».
Elogi sono arrivati anche dagli altri candidati, forse sorpresi dalla preparazione dei ragazzi e dai precisi e qualificati suggerimenti rivolti a chi vincerà la competizione elettorale.
«Siete dei piccoli ecologisti» ha detto Matino, mentre la Cascarano ha elogiato “lo straordinario programma”.
«Le vostre proposte sono condivisibili» ha aggiunto Morgante. «Io la città ve l’affiderei volentieri» ha aggiunto Mancino.
«La Consulta dei ragazzi, che voi avete proposto, c’è già: siete voi» è stata l’esclamazione di Sammarco, mentre Zacchino e Attanasio hanno convenuto di aver ascoltato «idee intelligenti e molto ben articolate».
Saranno loro gli amministratori del futuro?











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