«Al di là delle buone intenzioni dell’uno o dell’altro, purtroppo nulla è cambiato e le promesse fatte dall’ex assessore Amati nel Consiglio comunale del 23 settembre 2011 non si sono ancora realizzate»
«Nel recente incontro con il Consigliere regionale Francesco Laddomada, presso la loro sede in Via Oronzo del Prete, i Verdi di Manduria hanno avuto modo di apprendere da fonte diretta che cosa bolle nella pentola della Regione in merito al depuratore. Ebbene, dal punto di vista sostanziale, l’unica notizia certa è che il 13 aprile vi è stata l’aggiudicazione definitiva dell’appalto per la realizzazione dell’impianto, come da originario progetto e cioè con la condotta sottomarina e lo scarico in tabella ½. Dunque, al di là delle buone intenzioni dell’uno o dell’altro, purtroppo nulla è cambiato e le promesse fatte dall’ex assessore Amati nel Consiglio comunale del 23 settembre 2011 non si sono ancora realizzate. Al consigliere Laddomada, segretario della V Commissione Ambiente della Regione, i Verdi hanno ribadito quelle che da sempre sono le loro convinzioni, a partire dalla già citata seduta di Consiglio del 22 settembre, rintracciabili nei numerosi comunicati stampa emessi da allora ( per non parlare della presa di posizione apparsa già nel 2006 sulle pagine di “Liberamente”). Senza voler entrare nell’ennesima disamina del progetto, i Verdi hanno sempre pensato e detto che la dimostrazione della pericolosità per l’ambiente dello scarico in mare fosse non il fine, ma un mezzo per rimettere in discussione la collocazione e le dimensioni del depuratore: se infatti si elimina lo scarico in mare, che senso ha deturpare inutilmente la costa con un impianto di quelle dimensioni?
I Verdi hanno sempre posto la questione sul piano politico: infatti pur avendo disponibili professionisti con le competenze necessarie per dire quale soluzione sia preferibile, ritengono non sia loro il ruolo istituzionale per proporre delle soluzioni di tipo tecnico o offrire collaborazioni di sorta, possedendo la Regione al suo interno tutte le professionalità e le possibilità di procedere alla revisione del progetto (come si è fatto per il depuratore di Fasano), qualora effettivamente vi fosse la volontà politica di farlo. Ogni suggerimento ha per noi il valore di una mera esemplificazione.
I Verdi si limitano a rappresentare la volontà della cittadinanza Manduriana di veder rispettata l’integrità dell’ambiente e non compromesse le prospettive di sviluppo, avendo ben chiara la situazione dell’intero litorale jonico-salentino. Tutto questo è stato esposto al Consigliere Laddomada, a cui va il nostro ringraziamento, affinché se ne faccia portavoce presso il competente assessorato».
Esecutivo cittadino Verdi Manduria