Materia del contendere ancora una volta la gestione del canile
L’incomprensibile balletto che sta caratterizzando la gestione del canile sanitario comunale da circa un anno ha fatto una prima “vittima”: il commissario straordinario Aldo Lombardo, con decreto dell’altro ieri, ha revocato le funzioni dirigenziali attribuite all’ing. Antonio Pescatore, sinora dirigente dell’Ufficio Tecnico.
I rapporti fra il dott. Lombardo e l’ing. Pescatore si sono deteriorati quando il dirigente dell’Area Tecnica si era sostanzialmente rifiutato di applicare un’ordinanza del commissario straordinario.
«Con ordinanza numero 12 del 3 giugno scorso, veniva affidato il servizio di gestione provvisoria del canile all’associazione “Odaam” fino all’aggiudicazione della relativa gara» è riportato, in premessa, nel decreto del commissario Lombardo. «Il procedimento era ed è tutt’oggi in corso in quanto non è stata ancora nominata la commissione di gara, pur essendo stata demandata al dirigente dell’Area Tecnica l’adozione dei consequenziali provvedimenti gestionali».
Il 3 giugno scorso l’ing. Pescatore ha comunicato di “non riconoscere la legittimità dell’ordinanza commissariale, con ciò annunciando la mancata esecuzione della stessa e di non voler procedere alla stipula del conseguente contratto”.
«Con successiva nota del 5 giugno, questo organo commissariale ha ampiamente motivato sul piano giuridico-amministrativo le ragioni dell’emanazione dell’ordinanza, non senza far osservare che la stessa non poteva comunque essere giudicata illegittima dal dirigente comunale, il quale era pertanto tenuto a darvi esecuzione».
Ma il dirigente dell’Area Tecnica, il 6 giugno, confermata in toto “tutte le considerazioni e le esternazioni già effettuate e si attivava per l’adozione di atti che sono risultati non in linea e, anzi, in contrasto con le direttive già impartite”.
La replica di Lombardo non si è fatta attendere. Il 7 giugno è partito un invito formale all’ing. Pescatore «ad attenersi alla disciplina contrattuale che fissa i diritti e i doveri del dirigente pubblico, portando ad adempimento gli atti di propria competenza relativi al procedimento in oggetto in aderenza alle direttive impartite, preannunciando l’avvio degli opportuni procedimenti di contestazione».
Sarà questa la prima grana dell’Amministrazione-Massafra?