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16/06/2013 08:18:41 - Manduria - Attualità

Per prorogare di nuovo il contratto, occorrerebbe almeno bandire la nuova gara. Ma il Bilancio non è approvato e le risorse finanziarie non ci sono…

 
Il contratto è scaduto da oltre due anni e il Comune, sinora, ha mantenuto in vita il servizio ricorrendo alle proroghe. L’ultima scadrà il 31 luglio e se, sino ad allora, non saranno state reperite le risorse necessarie per far pubblicare un nuovo bando di gara, per 36 dipendenti della società Chemi. Pul. c’è il concreto rischio di ritrovarsi senza lavoro.
E’ la prima vera “grana” che l’Amministrazione-Massafra si trova ad affrontare. Senza il Bilancio di previsione, sinora non approvato, non sarà possibile bandire una nuova gara, perché non vi saranno le necessarie coperture finanziarie. Ma non è neppure così scontato che si possa procedere ad un’altra proroga al contratto in essere, scaduto nel gennaio del 2011, perché la legge vieta il ricorso sistematico alla proroga.
«Sto esaminando tutto il carteggio per comprendere tutti i dettagli di questa vicenda» afferma il nuovo sindaco Roberto Massafra. «Non posso disporre neppure dell’interlocutore tecnico, in quanto l’ing. Pescatore in questi giorni non è in servizio. Naturalmente dovremo dare delle risposte ai dipendenti della Chemi. Pul., tenendo conto sia dei risvolti occupazionali, sia dell’impostazione del servizio».
La Chemi. Pul. ha sinora garantito, con i suoi dipendenti, la manutenzione edile ed impiantistica degli immobili comunali, la manutenzione delle sedi stradali e del verde pubblico, nonché la custodia degli edifici e dei beni comunali.
Lo scorso anno, prima dello scioglimento del Consiglio Comunale, l’Amministrazione guidata da Tommasino aveva scelto di dividere in due tronconi l’appalto: il primo finalizzato al servizio di manutenzione edile e impiantistica degli immobili comunali; il secondo finalizzato al servizio di manutenzione delle sedi stradali e del verde pubblico, e alla custodia degli edifici e dei beni comunali. Il nuovo contratto avrebbe dovuto legare per tre anni la ditta vincitrice (che avrebbe dovuto assorbire tutti i dipendenti della Chemi. Pul.) al Comune di Manduria.
A questa scelta dell’Amministrazione-Tommasino seguì una compatta protesta sia dei 36 dipendenti, sia delle organizzazioni sindacali di categoria, contrari all’ipotesi di divisione dell’appalto. Protesta che sfociò nell’occupazione dell’aula consiliare, sino a quando il massimo consesso elettivo, durante una “calda” seduta, decise di ritornare sui propri passi, riunificando la gara in un unico appalto, che avesse una durata temporale di 5 anni.
Dopo lo scioglimento del Consiglio, il commissario straordinario Lombardo conferì all’ing. Salvatore Micelli l’incarico di elaborare un nuovo progetto (consegnato il 24 dicembre scorso), ma da allora la gara non è stata mai bandita.










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