Fulvio Perrone: «Chi ha a cuore la bellezza del nostro paesaggio e dell’ambiente ha vinto la prima battaglia»
Mentre quasi tutta la classe politica (ad eccezione del consigliere regionale Laddomada), invoca un repentino cambio di rotta, gli ambientalisti, in particolare di Manduria, festeggiano per il parere negativo espresso dal Comitato V.I.A. della Regione Puglia sul progetto della “Talsano-Avetrana”.
«Questa è la dimostrazione che, quando i cittadini e le associazioni si mettono insieme, collaborando tra loro, possono riuscire a sconfiggere grossi interessi, potenti lobby ed una quasi trasversale unanimità politica e partitica» sostiene Fulvio Perrone, in rappresentanza del comitato che da anni si oppone al progetto. «Tale risultato è stato, infatti, possibile perchè, mettendo insieme competenze giuridica, scientifiche, urbanistiche, una completa conoscenza del territorio e, soprattutto, tanta, ma tanta passione, sono state elaborate, prodotte e depositate delle accurate osservazioni critiche al progetto.
Un altro fattore determinante è stato quello di far conoscere la questione a livello nazionale grazie al giornalista Antonello Caporale ed allo scienziato divulgatore Mario Tozzi e grazie anche alla stampa locale.
Ad essere onesti, tutto questo non sarebbe potuto accadere, però, se non ci fossero stati degli uffici tecnici regionali (comitato VIA, ufficio VIA, ufficio parchi) che annoverano al loro interno persone di grandissima competenza che hanno lavorato con scrupolo ed imparzialità».
Un altro fattore determinante è stato quello di far conoscere la questione a livello nazionale grazie al giornalista Antonello Caporale ed allo scienziato divulgatore Mario Tozzi e grazie anche alla stampa locale.
Ad essere onesti, tutto questo non sarebbe potuto accadere, però, se non ci fossero stati degli uffici tecnici regionali (comitato VIA, ufficio VIA, ufficio parchi) che annoverano al loro interno persone di grandissima competenza che hanno lavorato con scrupolo ed imparzialità».
Il provvedimento non sarebbe stato mai approvato se l’assessore e vice presidente della Regione Puglia Barbanente e se l’assessore regionale Nicastro (cui gli ambientalisti rivolgono un sentito ringraziamento), non avessero dimostrato di avere a cuore le sorti di questo lembo della provincia di Taranto.
Fulvio Perrone si sofferma, poi, sulla “controffensiva mediatica e politica della potente lobby dell’asfalto e del cemento”.
«Appare singolare che l’ottimo ed indipendente lavoro svolto dagli uffici regionali, venga poi definito da taluni esponenti della vecchia politica come “pastoie della burocrazia regionale”: da questo si capisce lo spessore politico di questi personaggi che scambiano per mala burocrazia una attenta valutazione paesaggistica fatta da tecnici e professionisti di sicuro valore» afferma Fulvio Perrone. «Va infine sottolineato come il comitato VIA “bacchetti” ‘'autorità di gestione delle Riserve di Manduria (e quindi anche il Comune di Manduria) per aver dato parere favorevole al progetto quando proprio le norme contenute nella legge regionale istitutiva delle Riserve vietano la costruzione di nuove strade.
E, francamente, non è dato comprendere come proprio le autorità che dovrebbero tutelare le riserve (e, dunque, dovrebbero essere in prima linea nel valorizzare e conservare meravigliosi luoghi soggetti a vincolo), incappino in simile “infortunio!”.
Insomma, i cittadini potranno ben capire come si siano mossi tutti i protagonisti di questa vicenda, per fortuna finita (pare) a lieto fine: che ciò serva di insegnamento per le future battaglie finalizzate a preservare (il quanto più integro possibile) ai posteri quel che di meraviglioso i nostri avi ci hanno lasciato».