«Il suo fine è quello di sollecitare l’avvio della pulizia più scrupoloso da parte del Comune di Manduria e per consentire ai turisti che anticipano le ferie di trovare una spiaggia pulita»
Per diletto e per necessità.
A Specchiarica, straordinario tratto di costa a poche decine di metri dalla salina di Torre Colimena, la pulizia della spiaggia, nella prima parte dell’estate, è un’incombenza svolta soprattutto dai residenti in questa zona. In attesa che il servizio predisposto dal Comune di Manduria sia più assiduo.
«Quest’anno la proposta è stata avanzata da Stefania Attanasio ed è stata subito sostenuta dalla nostra associazione» fa presente Rino Giangrande, presidente dell’associazione Grande Salento. «L’abbiamo organizzata in appena tre giorni. Il suo fine è quello di sollecitare l’avvio della pulizia più scrupoloso da parte del Comune di Manduria e per consentire ai turisti che anticipano le ferie di trovare una spiaggia pulita».
All’invito degli attivisti di “Grande Salento”, domenica scorsa, le reazioni dei bagnanti sono state differenti.
«Molti bagnanti sulle spiaggine erano sdraiati e li sono rimasti» fa presente Giangrande, «Mentre altri si sono aggregati ai volontari giunti in spiaggia con sacchi, guanti, rastrelli e carriole. Fra loro c’era anche il presidente provinciale di Confcommercio, Leonardo Giangrande. Tutti i sacchi sono stati trasportati sul bordo della litoranea per facilitarne il recupero da parte della ditta dello smaltimento rifiuti.
Una grossa parte dei rifiuti era il “dono” delle ultime mareggiate: cassette di polistirolo, scarpe di ogni forma e foggia e materiale, bottiglie di plastica ed ogni altro ben di Dio di questa nostra società dell’opulenza. Tra questi materiali, era massiccia la presenza anche di legno di ogni dimensione, che si è deciso di lasciarlo in spiaggia ammassato in attesa di deciderne il riuso».
Mentre i volontari svolgevano il loro lavoro, la zona ha ricevuto due “visite” speciali.
«La calura e la fatica fisica dei volontari è stata premiata dalle due “visite” dei fenicotteri rosa che, alzatisi in volo dalla vicina Salina dei Monaci in direzione ovest, hanno virato di 180 gradi proprio sulla nostra testa ritornando nel loro regno abituale».
Domenica scorsa, però, il lavoro non è stato completato. Gli ecologisti di contrada Specchiarica si ritroveranno anche domani per un nuovo intervento. Con la speranza di trovare un maggior numero di volontari.
«Il lavoro non è finito e perciò in molti hanno chiesto di riproporre l’iniziativa per domani».
Specchiarica è la zona scelta per lo scarico a mare dei reflui trattati dal depuratore consortile di Manduria e Sava.
«Si trova al centro delle tre province salentine ed è quella fascia di costa di sabbia e roccia che, oltre la strada litoranea, è ancora caratterizzata dalla quasi totale assenza di abitazioni» è la descrizione di Rino Giangrande. «Ha un mare limpido ed incontaminato, zona SIC Posidonea ed è tra due aree protette (Salina dei Monaci e fiume Chidro). Nonostante ciò il Comune di Manduria, la Regione Puglia e l’AQP in testa vorrebbero sfregiarla sia in termini ambientale che economici, progettando una condotta con scarico a mare dei reflui del depuratore Manduria Sava.
Noi siamo a favore dei depuratori, ma lontano dalla zona “Urmo” e senza scarico a mare».