Venerdì il tentativo di record mondiale. Le dichiarazioni di Andrea Costantini
Un’intera città si stringe attorno a Paolo De Vizzi per quella che sarà molto di più di un’impresa sportiva. Il “Dive for Life” del disabile manduriano è il desiderio di dimostrarsi più forte di una sorte poco benevola, che a 22 anni, a seguito di un incidente stradale, lo ha costretto a lungo su una sedia a rotelle e poi, dopo una laboriosa fase di riabilitazione in centri specializzati, a deambulare con una certa difficoltà.
Questo “tuffo per la vita” vuol essere anche una prova che è possibile superare le barriere concettuali e i pregiudizi, prima ancora che le barriere architettoniche.
«Dai miei primati nasce la mia forza di comunicare un messaggio di speranza per coloro che hanno dei limiti fisici e che la volontà e gli stimoli possano un giorno anche a loro far provare emozioni» ha avuto modo di dichiarare l’atleta manduriano.
L’acqua è diventata … l’elemento naturale di Paolo, che può in mare può muoversi più facilmente e che dunque vive il mare senza barriere.
Per battere l’ennesimo record, De Vizzi si affida ad una equipe composta da professionisti del settore: medici specializzati in medicina iperbarica e un nutrito gruppo di sub professionisti, che si alterneranno al suo fianco per tutte le 36 ore della sua prova.
Uno di questi è Andrea Costantini, istruttore di Costa del Sud, diving che segue Paolo da anni e sarà al suo fianco in questa impresa.
«Ho conosciuto Paolo diversi anni fa quando, come uno dei tanti nostri clienti, ci chiese di essere accompagnato in immersione nel meraviglioso mare del Salento» ricorda Costantini. «Notai da subito in lui una voglia e una passione innata. Nonostante la disabilità, non si ferma davanti a piccole difficoltà che normalmente si incontrano praticando questo sport (corrente, mare mosso, acqua fredda etc). Dopo una frequentazione del nostro centro, nacque l’idea di tentare il record per disabili di immersione profonda con uso di autorespiratore ad aria. Qualche mese dopo conseguì i brevetti necessari e toccò brillantemente la profondità di 62 metri. L’anno successivo fu la volta delle 20 ore di permanenza in acqua ed infine quest’anno le 36 ore che lo porteranno a superare anche il record per normodotati».
«Ho conosciuto Paolo diversi anni fa quando, come uno dei tanti nostri clienti, ci chiese di essere accompagnato in immersione nel meraviglioso mare del Salento» ricorda Costantini. «Notai da subito in lui una voglia e una passione innata. Nonostante la disabilità, non si ferma davanti a piccole difficoltà che normalmente si incontrano praticando questo sport (corrente, mare mosso, acqua fredda etc). Dopo una frequentazione del nostro centro, nacque l’idea di tentare il record per disabili di immersione profonda con uso di autorespiratore ad aria. Qualche mese dopo conseguì i brevetti necessari e toccò brillantemente la profondità di 62 metri. L’anno successivo fu la volta delle 20 ore di permanenza in acqua ed infine quest’anno le 36 ore che lo porteranno a superare anche il record per normodotati».
Andrea Costantini si sofferma sul supporto che sarà garantito a Paolo.
«Il mio diving segue De Vizzi nella preparazione di tutte le sue “missioni”, supportandolo sia in acqua che fuori» fa presente Andrea Costantini. «Durante il prossimo record saremo da supporto logistico e d’assistenza durante le fasi più delicate, quali la decompressione e la parte finale dell’immersione, momento in cui sarà veramente provato dal freddo e dalla stanchezza.
Un’altra parte dello staff farà assistenza in superficie, controllando che i parametri di sicurezza vengano sempre rispettati».
«Il mio diving segue De Vizzi nella preparazione di tutte le sue “missioni”, supportandolo sia in acqua che fuori» fa presente Andrea Costantini. «Durante il prossimo record saremo da supporto logistico e d’assistenza durante le fasi più delicate, quali la decompressione e la parte finale dell’immersione, momento in cui sarà veramente provato dal freddo e dalla stanchezza.
Un’altra parte dello staff farà assistenza in superficie, controllando che i parametri di sicurezza vengano sempre rispettati».