Il programma della serata
Sarà presentato questa sera presso il Museo della Civiltà del Primitivo, alle 18,30, il volume “Per uso della sua professione di lavorar Faenze. Storia delle fornaci e delle manifatture ceramiche a Nardò tra la seconda metà del XVI e gli inizi del XIX secolo”, scritto da Riccardo Viganò, con cui Edizioni Esperidi inaugurano la collana “Biblioteca delle Esperidi”, destinata soprattutto a studi sul Salento.
Interverranno Salvatore Matteo, in rappresentanza del Museo della Ceramica di Cutrofiano, Paolo Güll, docente dell’Università del Salento, Claudio Martino, in rappresentanza delle Edizioni Esperidi e l’autore Riccardo Viganò. Modera i lavori l’operatrice culturale di “Profilo Greco”, Angela Greco.
La prima parte del titolo del volume, “Per uso della sua professione di lavorar Faenze”, è preso in prestito dai manoscritti in cui questa locuzione indica un’abitazione destinata ad ospitare la bottega di un ceramista. È proprio dai manoscritti che l’autore inizia la sua ricerca, il cui scopo è quello di dare a Nardò il giusto peso e ruolo nella storia delle fornaci e delle manifatture ceramiche tra la seconda metà del XVI e gli inizi del XIX secolo.
Il tutto senza avere la presunzione di realizzare uno studio esaustivo bensì con l’intenzione di aggiungere un importante tassello allo straordinario patrimonio storico della città neretina, rivelando un sorprendente ed inedito passato fatto di storie stratificate di intere famiglie di figuli la cui operosità di gente comune ha contribuito alla fortuna storiografica di questo luogo.
Riccardo Viganò, brianzolo di nascita ma salentino di radici lontane, vive a Galatone e opera come tecnico per la conservazione dei beni culturali. Dal 1998 è ispettore onorario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia ed è appassionatamente impegnato nella tutela e nella valorizzazione dei beni culturali del suo territorio occupandosi dello studio delle aree di produzione della ceramica post medievale e moderna.