Ieri, intanto, la sua impresa è stata oggetto di una conferenza stampa dell’assessore regionale Minervini
Ieri mattina, in Regione Puglia, è stato presentato il tentativo di record di Paolo De Vizzi, che da domani sera, alle 23, proverà a superare il record del mondo di immersione prolungata di 32 ore a Santa Caterina, presso Nardò.
De Vizzi è già titolare di due record mondiali per diversamente abili, stabiliti il 18 giugno 2011 quando raggiunse i -62,3 metri con bombola ad aria e quando il 1 luglio 2012 stabilì il record di 20 ore (immersione prolungata). L’obiettivo prossimo è dunque battere il record per “normodotati” di immersione prolungata.
De Vizzi infatti fu vittima di un pirata della strada che lo investì e fuggi via senza prestare soccorso oltre 15 anni fa che gli causò una grave lesione cervicale che gli rende difficoltoso muoversi con le sue gambe.
“E’ un’impresa “erasmianamente” folle – ha detto Minervini – un’impresa che può sembrare eccentrica ma che dal mio punto di vista è la dimostrazione del potenziale dello sport, che è una gara continua di superamento dei propri limiti. E ogni barriera, ogni limite quindi possono essere superati anche dai diversamente abili”.
Paolo De Vizzi ha raccontato che nelle 32 ore il nemico più insidioso è l’ipotermia, da combattere con apposite mute.
“Ma per passare il tempo mangerò, masticando normalmente frutta come mele e banane (secondo il recordman si può, togliendosi il boccaglio e espellendo normalmente l’acqua che penetra dopo aver ingerito), berrò integratori, giocherò a dama con i miei amici sub, mi riposerò, andrò in giro con scooter subacquei”.
La profondità media sarà di 9/10 metri e lo sportivo respirerà una miscela al 50% di aria e ossigeno, sotto la sorveglianza di medici iperbarici.
“In acqua – ha detto De Vizzi – non ho i problemi fisici che invece ho sulla terra: faccio questo sia per mia soddisfazione che per dare un messaggio ha chi ha avuto i miei stessi problemi, per non abbattersi e combattere”.
L’impresa di De Vizzi sarà filmata da una troupe per il documentario “La mia vita da record” che una volta terminato andrà in onda sulle reti Mediaset, mentre l’appoggio logistico sarà garantito a Nardò dai mezzi dell’Esercito, del 185° reparto acquisizione obiettivi della “Folgore” che avrà sul posto un battello specializzato, piattaforma militare di rilascio e recupero sub e parà e che per l’occasione sarà comandato dal maggiore Vincenzo Lipari.