giovedì 28 novembre 2024


14/07/2013 07:43:43 - Manduria - Attualità

Un … mare di divieti: ma chi controllerà?

 
Il Comune di Manduria ha recepito l’ordinanza balneare emanata dall’assessorato regionale al Demanio e Patrimonio, che disciplina l’esercizio delle attività turistico balneari commerciali, nonché l’uso del demanio marittimo, delle zone di mare territoriale, nonché delle strutture turistico ricreative alle stesse finalizzate.
Ordinanza, fatta propria quindi dal Comune manduriano, che contiene una serie di prescrizioni e di divieti.
Uno dei più importanti è il divieto a campeggiare con tende, roulotte, camper, nonché pernottare, al di fuori delle aree specificatamente destinate con regolare titolo abilitativo. Naturalmente nelle aree demaniali è anche vietato transitare o sostare con qualsiasi tipo di automezzo, motociclette, ciclomotori e veicoli di ogni genere, ad eccezione di quelli di soccorso, di servizio delle forze dell’ordine o di pubbliche amministrazioni, di quelli adoperati per la pulizia e la sistemazione delle spiagge.
Sulle spiagge è vietato accendere fuochi o fare uso di fornelli ed allestire pic-nic con tavolini e sedie in aree non allo scopo riservate. Così come non si può abbandonare su tutto il territorio di competenza a terra o in mare rifiuti di qualunque genere, quali carta, fazzoletti, lattine, mozziconi di sigarette e avanzi di cibo, sia pure contenuti in buste, e fuori dagli appositi cassonetti e fuori dagli orari fissati da specifica ordinanza, al fine della salvaguardia dell’igiene e della salute pubblica.
Secondo questa ordinanza, poi, è vietato praticare qualsiasi gioco (calcio, tennis da spiaggia, pallavolo, bocce, basket, ecc.), sia a terra che in acqua, che possa arrecare pericolo, danno o molestia alle persone, turbativa della quiete pubblica, nonché nocumento all’igiene dei luoghi.
Un divieto anche per gli animali. Sulle spiagge è vietato condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale, anche se munito di museruola e guinzaglio, in aree non appositamente autorizzate, attrezzate e segnalate, ad eccezione delle unità cinofile di salvataggio riconosciute, dei cani guida per i non vedenti.
Ciascun Comune potrà autorizzare i concessionari che lo richiedono, ad attrezzare con opere leggere e di facile rimozione, all’interno del perimetro in concessione, apposite aree per animali d’affezione (cani e gatti) secondo quanto disposto dagli appositi regolamenti, adottati dai comuni, e dai servizi veterinari della Regione Puglia.
Ma chi dovrà vigilare affinchè non si violino questi e tanti altri divieti contenuti nell’ordinanza? Forse occorrerebbe impiegare l’Esercito…










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