Quest’anno c’è anche la “Notte del Villaggio”: notte di musica, arte, spettacolo, degustazioni, con la “Città Ragazzi”, il contest di break e tante altre attrazioni
Proseguono, senza soluzione di continuità, le attività dell’oratorio “Don Bosco” di Manduria.
Dopo la solenne festa in onore dell’Ausiliatrice, l’oratorio è rimasto sempre aperto per accogliere i ragazzi e per continuare i vari laboratori, preparandosi altresì all’appuntamento dell’Estate Ragazzi, il cui tema è stato “Vite da sogno”.
All’Estate Ragazzi si è aggiunta anche l’Estate Giovani: intere serate sino a mezzanotte per incontrare personaggi che hanno realizzato il loro sogno, come, ad esempio, il maratoneta Giacomo Leone. Proponendo serate di giochi e musica, l’Estate Ragazzi ha attratto, sino al 7 di luglio, centinaia di ragazzi e tanti animatori. Tutti insieme hanno vissuto momenti di giochi, riflessioni, mare e uscite in piazza.
L’Estate Ragazzi non finisce qui: il 20 luglio è prevista una grande serata di giochi e di festa e il 28 luglio un’uscita insieme al parco divertimenti di Rossano Calabro. Quest’anno i ragazzi avranno la possibilità di vivere i campi scuola: il primo si è svolto nella Marina di Alliste e si è concluso il 12 luglio, mentre il secondo si svolgerà nel agosto in montagna, sulla Maiella.
Intanto il 18 luglio avranno inizio anche i tornei di street basket e calcio. Anche i genitori sono stati coinvolti vivendo un mini campo a Campitello Matese, partecipando alle varie attività oratoriale e anche nelle attività sportive.
La novità assoluta è costituita dalla “Notte del Villaggio”: notte di musica, arte, spettacolo, degustazioni, con la “Città Ragazzi”, il contest di break e tante altre attrazioni!
Poi ci si preparerà al nuovo anno. 30 nuovi animatori si prepareranno a vivere un corso intensivo (dal 9 al 14 settembre) per essere poi immediatamente immessi nelle attività dell’oratorio che vede ogni giorno sempre di più crescere il numero dei ragazzi che lo frequentano e che deve anche formare per garantire un servizio educativo alle nuove generazioni.
L’oratorio, quindi, è vivo, cresce e rappresenta un punto di riferimento per i ragazzi. Facendo dell’educazione una “cosa del cuore”, come diceva San Giovanni Bosco.