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19/07/2013 07:45:50 - Manduria - Attualità

Il nuovo appalto avrà la durata di due anni e la società che lo vincerà non potrà sostituire i lavoratori che dovessero andare in pensione

 
Proroga ulteriore al servizio, nelle more dell’espletamento di una gara d’appalto che legherà la Chemi.Pul. al Comune di Manduria per altri due anni.
E’ l’orientamento dell’Amministrazione Comunale sul servizio di manutenzione degli immobili, delle strade urbane ed extraurbane, del verde pubblico, nonché di pulizia e custodia dei palazzo municipale e dei parchi giochi, e di gestione dei servizi cimiteriali, il cui contratto è scaduto nel dicembre del 2011 ed è stato a più riprese prorogato.
L’ultima di queste proroghe, deliberata dal commissario straordinario nell’aprile scorso, scade il 31 luglio prossimo e, dunque, mette a repentaglio il futuro occupazionale di 35 lavoratori.
«Ci siamo insediati, a tutti gli effetti, il 3 luglio scorso» ha fatto notare il sindaco Roberto Massafra. «Abbiamo avuto, quindi, pochissimi giorni a disposizione per valutare attentamente la situazione. Si è deciso di iscrivere l’argomento all’ordine del giorno del Consiglio Comunale non perché sia di sua competenza, ma col fine unico che il consesso possa indicare un indirizzo di tipo politico, che poi impegnerà la giunta negli atti consequenziali».
Massafra ha anche indicato le motivazioni che hanno portato la maggioranza a maturare una precisa posizione.
«Si tratta di motivazioni di carattere tecnico, ma soprattutto umano e sociale» ha spiegato il sindaco Massafra. «Non possiamo interrompere un servizio così ampio ed essenziale poiché si creerebbero dei disagi alla città. Nello stesso tempo, non possiamo neppure porre le condizioni per lasciare senza lavoro, a partire dal primo agosto, 35 lavoratori. Il licenziamento di questi lavoratori impegnati nel servizio di manutenzione potrebbe comportare il concretizzarsi di fenomeni di disagio economico e sociale».
L’Amministrazione, quindi, opta per prolungare il rapporto con la Chemi.Pul.: una prima proroga (forse di 8 mesi), per consentire l’espletamento della gara d’appalto; poi, una volta espletata la gara, altri due anni di servizio con la ditta che si aggiudicherà l’appalto e che dovrà assorbire i 35 lavoratori in questione.
«Abbiamo innanzitutto posto una condizione, inserita, come clausola, nel capitolato speciale d’appalto e nel conseguente contratto: nel tempo, non si procederà alla sostituzione del numero del personale impegnato, qualora lo stesso venisse posto in quiescenza o abbandonasse il posto di lavoro per il sopravvenire di una migliore posizione o per avvenuto decesso» ha chiarito il primo cittadino. «Poi, bisognerà fare delle valutazioni, sia a livello di funzionalità alle esigenze del nostro Comune, sia di economicità del servizio stesso. Abbiamo delle perplessità dal punto di vista della economicità: sarebbe più conveniente internalizzare i lavoratori, ma la legge ce lo impedisce. Inoltre, presto potremmo non avere più i fondi a disposizione per finanziarlo: già qualche mese fa era stato introdotto (e poi momentaneamente ritirato), il divieto di impiegare i finanziamenti rivenienti dagli oneri di urbanizzazione».
Proprio sul finanziamento del servizio si sono concentrate le perplessità della minoranza.










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