giovedì 28 novembre 2024


19/07/2013 19:04:29 - Manduria - Attualità

«Sostenute macroscopiche inesattezze»

 
Le associazioni ambientaliste fanno quadrato contro “l’offensiva, anche di carattere mediatico, che viene trasversalmente portata a sostegno del progetto della Regionale 8, includente macroscopiche inesattezze”.
Il coordinatore regionale della LIPU Vincenzo Cripezzi, il presidente di Archeoclub d’Italia di Manduria Sergio De Cillis, il presidente dell’associazione “Azzurro Jonio” Francesco Dilauro, il presidente di “Manduria Migliore” Girolamo Vergine, il presidente dell’associazione “Giovani per Manduria” Tullio Mancino, il presidente del WWF di Taranto Fabio Millarte e il segretario della Podistica Athlon di Manduria Pompeo Stano hanno scritto all’Ufficio Regionale per la valutazione dell’Impatto Ambientale per ribadire il proprio dissenso verso l’ipotizzata superstrada che dovrebbe collegare Talsano ad Avetrana.
«Nel tour propagandistico compiuto in alcune cittadine della provincia di Taranto, il progettista ha provato a minimizzare la portata dell’impatto ambientale della strada, così come risulta dalla variante progettuale da egli stesso approntata, affermando che le sue dimensioni risulterebbero ridotte ad una larghezza di m.9,5» è riportato nel documento. «In realtà la larghezza complessiva dello sbancamento previsto risulta essere di oltre 21 metri, come si evince dall’esame del progetto depositato presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Manduria.
Non rispondente al vero risulta essere anche l’altra affermazione secondo cui il nuovo tracciato si sovrapporrebbe in tutto alla strada esistente (provinciale 141): sempre dagli elaborati si evince chiaramente come il nuovo tracciato si discosti in gran parte dall’esistente, col risultato di avere due strade a pochi metri l’una dall’altra, aggravandone l’impatto complessivo. Accade ad esempio che nei pressi del Comune di Maruggio il nuovo tracciato sia spostato più a sud rispetto all’esistente, andando ad interessare un uliveto secolare, mentre, sia in agro di Manduria che in quello di Maruggio, andrebbe ad invadere numerose aree già percorse dal fuoco.
Assolutamente non realistica appare l’affermazione che si possa utilizzare la viabilità esistente per realizzare i collegamenti tra la prevista “regionale 8 “ e la litoranea salentina, alleggerendo il traffico veicolare su quest’ultima (cosiddetti” pennelli”), in quanto, come è possibile constatare con un semplice sopralluogo, si tratta di sedi stradali di dimensioni molto ridotte e che non possono essere portate alle dimensioni indicate nel progetto, a meno che non si preveda di espropriare ed abbattere un gran numero di case private, prospicienti alle stesse.
E’ incontestabile, infine, che la creazione di una nuova arteria viaria delle dimensioni previste metta a rischio l’habitat e quindi la sopravvivenza delle specie faunistiche presenti».










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