Il sindaco Roberto Massafra non è convinto della bontà dell’opzione dell’internalizzazione del servizio di riscossione dei tributi
Una riunione informativa, aperta ad amministratori, operatori del settore e cittadini, per iniziare a prendere … confidenza con
A volerla è stato il sindaco Roberto Massafra, chiamato, a poco più di un mese dalla sua elezione, a venire a capo di un’altra situazione estremamente rognosa.
«Ho pochi giorni di tempo per decidere come gestire
E’ facile, dunque, prevedere che, rispetto alle cartelle esattoriali della Tarsu riferite al 2012 (che sono state recapitate nelle ultime settimane), i contribuenti manduriani riceveranno, già dal prossimo mese di settembre, delle cartelle Tares con somme da pagare che non dovrebbero essere lontane dal raddoppio. Un salasso vero e proprio, perché, in molti, dovranno pagare contemporaneamente le rate del 2012 e quelle, quasi raddoppiate, del 2013.
Fra le forze politiche c’è già in atto un dibattito sull’opportunità di internalizzare il servizio.
«Abbiamo pochi margini di manovra» ribatte il sindaco Massafra, «e non solo per il poco tempo a nostra disposizione. L’internalizzazione del servizio di riscossione? Innanzitutto io ho di fronte le condizioni di un contratto recentemente sottoscritto da chi mi ha preceduto. A parole, sembrerebbe facile. Io non sono affatto convinto che il Comune (che dovrebbe dirottare verso questo servizio delle unità e che non dispone di software), possa risparmiare gestendolo in proprio».
C’è chi propone di affidare all’esterno solo il recupero delle imposte non versate.
«Non sarà facile individuare delle aziende che rinunciano facilmente al “dolce” (ovvero il guadagno su quei versamenti regolarmente effettuati dai contribuenti), per gestire solo “l’amaro” (ovvero il recupero dell’evaso). Credo sia difficile, poi, anche coordinare i due servizi. Al momento, possiamo solo tentare di limare l’aggio riconosciuto all’azienda che gestisce il servizio».