giovedì 28 novembre 2024


27/07/2013 07:26:49 - Manduria - Attualità

 Le critiche alla Regione del movimento “Giovani per Manduria”

 

«I soldi per la Zona Franca di Taranto e Manduria non ci sono più perché la Regione ha rifiutato i fondi statali».

Il movimento “Giovani per Manduria” stigmatizza la scelta della Regione Puglia.

«Grazie a questa opportunità, Manduria avrebbe potuto beneficiare delle importanti agevolazioni fiscali, previste dal decreto a favore delle piccole e micro imprese, e concedere così una significativa opportunità allo sviluppo economico del territorio, in un momento di grave crisi economica e sociale come quello attuale» è riportato in una nota di “Giovani per Manduria”. «Leggendo il Decreto dell'11 luglio scorso, che dà il via definitivo al progetto, abbiamo però appreso con stupore che gli undici comuni pugliesi (compreso Manduria) sono misteriosamente scomparsi dalla lista dei beneficiari.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è stato il Governo a tagliare fuori i comuni pugliesi, come affermato dall’assessora regionale allo Sviluppo Economico Loredana Capone, ma la stessa Regione Puglia.

Il Ministero ha infatti dichiarato ufficialmente che i comuni pugliesi sono rimasti esclusi dal provvedimento per una scelta arbitraria della Regione Puglia, che ha deciso di finanziare la misura con risorse economiche proprie.

Un’autoesclusione incomprensibile, se si tiene conto che i Fondi FESR Puglia cui la Regione fa riferimento per finanziare la Zona Franca, sono praticamente esauriti».

“Giovani per Manduria” chiede al sindaco di intervenire.

«Pare che l’assessora Capone si sia impegnata, in questi ultimi giorni, al reintegro nel decreto dei comuni pugliesi esclusi, riuscendo a salvaguardare ad oggi solo Andria, Taranto

e Lecce. E gli altri comuni? Come può Manduria, per un errore di valutazione della Regione Puglia, perdere questa importantissima opportunità per lo sviluppo delle nostre imprese e la creazione di nuovi posti di lavoro?

Il movimento “Giovani per Manduria”, a questo proposito, sollecita un intervento forte ed immediato delle istituzioni comunali e chiede ufficialmente al sindaco e alla giunta comunale di prendere contatto con la Regione Puglia e l’assessorato allo Sviluppo Economico, al fine di avere chiara la situazione e rivendicare con forza quanto, da ciò che si apprende, potrebbe andare perso».











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