I Verdi: “L’aggregazione è un sentimento bellissimo; ma bisogna farla utilizzando tutti i criteri del vivere civile”
“Siamo alle solite. Come ogni anno, disattendendo le leggi nazionali e le ordinanze comunali, i soliti “ignoti”, occupano abusivamente le nostre spiagge nel Ferragosto.
Quest’anno, addirittura, ci è sembrato che il fenomeno abbia maggiormente dilagato, dando luogo a vere e proprie “ lottizzazioni” dell’arenile, realizzate con canne abusivamente divelte. Chi continua a bivaccare in maniera selvaggia sull'arenile, installando tende, preparando falò per la notte e cucinando cibi con attrezzature molto spesso rischiosissime per i bagnanti, oltre a violare la legge, priva di un loro diritto quanti vorrebbero fruire dei doni della natura, che sono patrimonio di tutti, senza deturparli.
Invece spiagge e dune vengono sporcate con rifiuti di ogni genere, utilizzate come bagni pubblici, saccheggiate della loro vegetazione spontanea e dei manufatti posti in opera per proteggerle.
A questo si aggiunge, nei giorni successivi al Ferragosto, il disagio provocato dai cumuli di immondizia sparsa ovunque, che i già insufficienti mezzi predisposti dall’amministrazione faticano a smaltire.
L’aggregazione è un sentimento bellissimo; ma bisogna farla utilizzando tutti i criteri del vivere civile.
Questo fenomeno, che i Verdi denunciano ormai da anni, chiedendo nel contempo che severe misure di prevenzione vengano adottate con congruo anticipo, sta purtroppo provocando una letale conseguenza: l’assuefazione, quell’atteggiamento che ci induce a non provare più nessuna indignazione di fronte a tanto scempio e ad allargare le braccia di fronte ad ogni oltraggio perpetrato ad un territorio che dovremmo difendere con le unghie e con i denti. Perché, sia chiaro, in questa vicenda è un’intera comunità ad essere sotto scacco: autorità, forze dell’ordine, società civile.
Se nessuno è in grado di far rispettare, oltre che le leggi, le regole più banali di una corretta relazione con luoghi e persone, siamo nella terra di nessuno, dove ad essere minate sono le basi stesse della civile convivenza: laddove non vi è controllo del territorio, non vi è Stato, inteso in tutte le sue articolazioni.
Il maggior carico di responsabilità va dunque attribuito alle autorità preposte (Sindaco, Prefetto, Polizia, Guardia costiera). Ma una buona dose di responsabilità spetta anche a noi, comuni cittadini, che accettiamo supinamente comportamenti lesivi della nostra dignità e non reclamiamo il rispetto dei nostri diritti, anzi spesso ci rendiamo complici, con il nostro silenzio e con la nostra apatia. Tante persone, in questa città, si impegnano per creare occasioni di sviluppo legate alla valorizzazione del territorio, difendendolo da interventi devastanti, mettendone in luce le bellezze e i punti di forza, al fine di accrescerne l’attrattività agli occhi del turista, in concorrenza con siti molto più organizzati del nostro.
Queste persone investono sul futuro dei loro figli e della comunità tutta, nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Facciamo in modo che i loro sforzi non vengano vanificati”.
Esecutivo cittadino del Partito dei Verdi – Manduria