«Ci sono le condizioni per ottenere dei vini al top nel rispetto della gradazione del Primitivo»
Al via la vendemmia 2013. E’ tutto pronto, infatti, per l’avvio del momento più atteso dai produttori vinicoli. Quasi un rito che, capricci meteo permettendo, consente di raccogliere i frutti dei sacrifici di un’intera annata lavorativa.
«Nello scorso fine settimana sono iniziate le operazioni di vendemmia nei vigneti delle zone più vicine al litorale, nelle quali le uve di Primitivo maturano prima» annuncia Fulvio Filo Schiavoni, presidente del Consorzio Produttori Vini di Manduria (mediamente gli associati conferiscono 35-40.000 quintali di Primitivo ogni anno). «Nelle zone interne, invece, occorrerà attendere ancora qualche giorno».
I primi “tagli” del grappoli avverrà in queste ore nei vigneti ad alberello della zona denominata “Marina”. Le previsioni sull’andamento della vendemmia 2013 sono decisamente positive.
“L’andamento climatico degli ultimi mesi è stato favorevole” è riportato nel profilo facebook degli Amici del Consorzio Produttori Vini di Manduria. “Quest’anno l’uva ha seguito una lenta maturazione, non è mancata l’acqua nei campi, il nostro Primitivo non ha sofferto. Il vento di tramontana ha assicurato la sanità delle uve ed un grado di maturazione ottimo: grazie ad un giusto equilibrio tra zuccheri e polifenoli, avremo un’uva più corposa, ricca nei profumi”.
«Ci sono le condizioni per ottenere dei vini al top nel rispetto della gradazione del Primitivo» conferma il presidente Filo Schiavoni. «Il caldo non è stato umido e, quindi, le uve sono sane e le qualità organolettiche sono eccellenti. A differenza del passato (negli ultimi due anni sono state raggiunte gradazioni molto alte), otterremo la gradazione alcolica perfetta (14 gradi), per il nostro Primitivo. Si prevede anche un aumento della quantità di resa per ettaro: dai 50 quintali circa degli ultimi due anni passeremo a circa 90 quintali per ettaro».
Quotazioni, dunque, in rialzo anche per il mercato delle uve.
«L’intervento nel mercato di importatori svedesi sta facendo lievitare di almeno il 10-15% il valore delle uve di Primitivo doc» conferma Fulvio Filo. «D’altronde è il Primitivo l’unico vino che continua a avere richieste e che non conosce crisi. Le cantine non hanno giacenze».
I pericoli, invece, arrivano da normative sempre più rigide che rischiano di mettere in ginocchio soprattutto i produttori più piccoli.
«Le nuove regole stanno creando il panico fra i produttori. Il nuovo piano di sicurezza prevede che ogni operaio, anche quelli occasionali, devono sottoporsi alle visite mediche. Una volta la vendemmia era quasi una festa di famiglia, alla quale partecipavano parenti e amici. Anno dopo anno, oltre alle imposte e ai costi, aumenta anche la burocrazia e per i piccoli imprenditori non è facile sopravvivere».