Sarà una festa all’insegna della sobrietà, nel rispetto dell’esempio che viene direttamente da Papa Francesco
Prevarrà l’aspetto religioso, ma non mancheranno, benché più contenuti rispetto al passato, i festeggiamenti civili. Il momento più atteso dei festeggiamenti in onore del santo patrono Gregorio Magno, però, sarà quello della prima visita a Manduria del cardinale Fernando Filoni, che nacque in questa città il 15 aprile del 1946 e che poi visse con la sua famiglia nel centro messapico sino a 6-7 anni.
«Il cardinale Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, è stato battezzato nella chiesa Matrice di Manduria» ha ricordato mons. Franco Dinoi, arciprete di Manduria, durante la conferenza stampa di presentazione del programma dei festeggiamenti religiosi e civili in onore di San Gregorio Magno, che vivranno il clou proprio l’1 settembre con il ritorno a Manduria del cardinale Filoni, e nei tre giorni 2 e 3 settembre (martedì 3 settembre è il giorno della processione per le vie della città). «Già nel recente passato era stato da noi invitato a far visita alla città in cui trascorse la fanciullezza. I festeggiamenti patronali saranno l’occasione più solenne per riavere a Manduria il cardinale, insieme al nostro vescovo mons. Vincenzo Pisanello e alle più alte cariche istituzionali della nostra provincia».
Un “taglio”, quindi, alle spese, al quale, però, si è supplito con l’inventiva e la disponibilità di associazioni e privati, che si sono offerti per rendere ugualmente importanti i festeggiamenti, fra i più attesi dalla città durante l’anno.
Concetto che è stato ribadito anche dal sindaco Roberto Massafra.
«I festeggiamenti saranno onorati innanzitutto dalla presenza a Manduria di un nostro concittadino, almeno di nascita, che oggi ricopre dei ruoli prestigiosi all’interno della Chiesa: il cardinale Fernando Filoni» ha premesso il primo cittadino. «E’ un motivo di orgoglio per la tutta la città, che, pertanto, è grata a mons. Dinoi per essere riuscito a far ritornare il cardinale nei giorni di festeggiamento dedicati al nostro patrono. D’intesa con il nostro arciprete e con il comitato che organizza i festeggiamenti, in un periodo difficile per tutti, abbiamo cercato di coniugare l’importanza e l’attesa di questo evento con la sempre minore disponibilità di denaro pubblico. Grazie all’inventiva e alla sensibilità di tanta gente e di alcune associazioni, si è riusciti ad allestire un programma che non ha nulla da invidiare ai periodi in cui c’era più disponibilità di risorse».