«Serve la qualità per rilanciare il turismo»
«Male luglio, benino agosto, soprattutto nelle settimane centrali del mese. Non c’è stato, fortunatamente, il tracollo che temevamo a causa della pubblicità negativa che si è riverberata sul nostro territorio a causa della vicenda dell’Ilva».
L’estate si accorcia sempre più. Anno dopo anno, il versante orientale della provincia di Taranto continua ad accusare un preoccupante calo di presenze, concentrato, in particolare, nel mese di luglio e nella parte finale di agosto. Quella che era una sensazione comune, colta a vista d’occhio per la preoccupante assenza di gente e per il conseguente inversamente proporzionale aumento di case sfitte nei centri turistici, ci viene confermata dal presidente della sezione di Manduria di Confcommercio, Dario Daggiano.
«Il responso di luglio è stato davvero desolante» sostiene Daggiano. «Il cale di presenze si è registrato sia lungo la litoranea, sia in città. E’ invece aumentato quel turismo “mordi e fuggi” che lascia solo le briciole alle imprese che lavorano nel settore».
Daggiano analizza più dettagliatamente i primi dati ufficiosi sull’estate che sta, ormai, per andare in archivio.
«Avevamo dei timori sui riflessi della vicenda-Ilva, della quale si sono occupati tutti i media a livello nazionale per quasi un anno» afferma il presidente manduriano di Confcommercio. «Crediamo di poter affermare, invece, che il territorio non ha subito ripercussioni dall’immagine incrinata della provincia che è andata a determinarsi negli ultimi mesi. Abbiamo notizie, ad esempio, che in alcune strutture ricettive di Martina le presenze sono aumentate. Perché, allora, da noi le presenze sono calate? A mio avviso la gente è sempre più alla ricerca di qualità, sia nelle strutture che nei servizi. La nostra zona, oltre ad uno splendido litorale, offre ben poco. Quest’anno è capitata anche la coincidenza che la nuova Amministrazione si è insediata nei primi giorni di luglio, per cui il cartellone delle manifestazioni di intrattenimento è stato approntato a estate inoltrata. La conferma alla nostra ipotesi è arrivata dal nostro punto di informazioni turistiche di San Pietro in Bevagna. In tantissimi si sono rivolti ai nostri operatori per chiedere informazioni sulle strade da percorrere per raggiungere le località più rinomate della nostra zona: Gallipoli, Porto Cesareo, Santa Maria di Leuca, Martina Franca…
Per quanto riguarda, poi, la ristorazione, i turisti chiedono posti in cui trovare le tipicità. Anche in questo, a mio avviso, non brilliamo».
C’è, insomma, tanto da lavorare.
«La strada da percorrere è quella della qualità in ogni settore» è il suggerimento di Dario Daggiano. «L’improvvisazione e la precarietà non pagano. Serve la programmazione, così come la professionalità. Occorre inoltre anche mettere in rete tutti coloro che operano in questo settore: strutture turistiche, strutture ricettive (compresi B&B e agriturismi), ristorazione, associazioni turistiche… La crisi si vince insieme, collaborando l’uno con l’altro, per rendere sempre più interessante e varia la permanenza del turista nel nostro territorio».