«In questa chiesa sono stato battezzato e in tal modo un seme è stato posto nel mio cuore…»
«Sessant’anni fa circa lasciavo la vostra città: mio padre aveva terminato il suo servizio nella Guardia di Finanza e la famiglia decise di ritornare al nostro paese d’origine: Galatone. Ma in questa chiesa sono stato battezzato e in tal modo un seme è stato posto nel mio cuore…».
Il cardinale Fernando Filoni è ritornato, dopo circa sessant’anni, nella sua città natale. A Manduria è rimasto, insieme alla sua famiglia, sino all’età di 7 anni.
«Qui ho frequentato la scuola sino alla prima elementare» ha ricordato il cardinale Filoni durante l’omelia del solenne pontificale dell’altro ieri sera. «Come tutti i bambini, la mia mente era come una lavagna su cui non c’è scritto nulla. Su quella mente, i primi ricordi si incidono e rimangono per sempre perché è in quegli anni che un bambino inizia a prendere coscienza».
Il cardinale, che attualmente ricopre la prestigiosa carica di prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha accettato di buon grado di ritornare nella chiesa in cui fu battezzato durante i festeggiamenti in onore del santo patrono Gregorio Magno.
«Da tempo stava maturando una mia visita in questa città» ha raccontato il cardinale Filoni. «Questa credo sia stata l’occasione migliore per ritornare a Manduria e in questa chiesa in cui ho ricevuto quel “seme” speciale. Con quel “seme”, il battesimo, si diventa figli di Dio e membri della Chiesa. Ma se quel seme non trova una cura, non si sviluppa e non diventa frutto. Si rischia, cioè, di restare sterili, come ha ammonito, recentemente, Papa Francesco. La cosa peggiore che possa capitare ad un uomo è proprio quella di restare sterile nel cuore, nella mente e nella fede. Come il tralcio è destinato a morire se non è unito, perché gli manca la linfa, anche l’uomo ha bisogno della linfa, dopo aver ricevuto il seme. Quella linfa è Cristo. Solo se si è uniti a lui, in noi cresce la vitalità e possiamo produrre dei frutti».
Il cardinale Filoni è stato ricevuto dal vescovo di Oria, mons. Vincenzo Pisanello, dall’arciprete di Manduria, mons. Franco Dinoi, e da tutti gli altri parroci della città in piazza Garibaldi. Dopo una sosta nella chiesa delle Scuole Pie, è partito un corteo per raggiungere la vicina chiesa Matrice, all’interno della quale erano in attesa, oltre a tantissimi fedeli, tutte le autorità politiche cittadine e le autorità militari della provincia di Taranto.
In apertura della funzione religiosa, è stato il vescovo di Oria, mons. Pisanello, ha ricordare gli importanti incarichi sin qui ricevuti dal cardicale Filoni, sia dal Papa Giovanni Paolo II, sia dal Papa Benedetto XVI, poi confermati da Papa Francesco.